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Le suore di Cascia, immaginiamo Gesù che nasce tra macerie

'La pace è possibile, la comunità internazionale si impegni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 22 DIC - "In questo Natale, il cuore si commuove davanti al mistero di Gesù, che immaginiamo nascere tra le macerie delle guerre, accanto ai tanti innocenti colpiti da violenza e disperazione": così all'ANSA la madre priora delle monache di santa Rita a Cascia, suor Maria Rosa Bernardinis, introduce il suo appello natalizio. Che è un invito a "non perdere la speranza, a credere che la pace è possibile, anche nei territori e negli animi più segnati dal dolore".
    "Faccio appello a questa speranza per chiedere a gran voce alla comunità internazionale di impegnarsi e intervenire per portare riconciliazione nelle situazioni di conflitto, che costringono al buio dell'odio tante parti del mondo", afferma suor Maria Rosa. "Il mio invito - spiega - si rivolge anche a ciascuno di noi: diventiamo portatori di pace nelle case, nei luoghi di lavoro, nella società. La pace inizia dai piccoli gesti di ogni giorno, dalla capacità di ascoltare e perdonare - sottolinea la priora -. Solo così il Natale può essere davvero occasione, insieme a Gesù, di rinnovare la nostra nascita e le nostre vite, diventando più esseri umani. Di questa crescita abbiamo bisogno, soprattutto alla fine di quest'anno tanto sofferente e alla vigilia dell'Anno Santo che si appresta ad iniziare, ricco di speranza: rinnovi la nostra fiducia nel potere trasformante della fede e dell'amore. Come comunità monastica di Santa Rita da Cascia, ci uniamo in preghiera per le vittime delle guerre, delle nostre società disumanizzate e per quanti soffrono".
    "Che il Natale sia per tutti un nuovo inizio, sotto la guida di Santa Rita, donna di pace, dialogo e riconciliazione, segno di speranza e conforto" l'auspicio di suor Maria Rosa. (ANSA).
   

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