Oltretevere

Acs stanzia 2,6 milioni per le scuole in Libano e in Siria

Borse di studio per 16mila alunni, prevalentemente cristiani

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 NOV - La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti per le scuole in Libano e Siria per l'anno scolastico 2023-2024. Il piano di sostegno da 2,6 milioni di euro comprende borse di studio per oltre 16. 000 alunni - prevalentemente cristiani e provenienti da ambienti poveri - di 176 scuole cattoliche, nonché indennità per integrare gli stipendi di 6.000 insegnanti nelle scuole cattoliche e di 117 insegnanti di religione nelle scuole pubbliche. Questo programma di aiuti comprende anche il finanziamento di oltre 20 progetti di pannelli solari per i tetti di alcune di questi istituti.
    Entrambi i Paesi mediorientali dipendono essenzialmente dal sostegno finanziario internazionale per la sopravvivenza delle strutture scolastiche: "Le nostre scuole sono in una situazione terribile", afferma Marielle Boutros, co-responsabile delle iniziative di Acs in Libano. "I genitori non possono più pagare le tasse scolastiche e non c'è alcun sostegno statale. Tuttavia, senza reddito le scuole non possono permettersi gli stipendi degli insegnanti. Poi ci sono i costi operativi. Nonostante ciò, se non manterremo attive le scuole cattoliche, le conseguenze saranno gravi per l'intero Paese".
    La situazione in Libano resta difficile. Boutros sottolinea che "molte persone hanno perso il lavoro, vivono con pochi dollari al mese e sono costretti a saltare i pasti".
    In Siria la povertà oggi è peggiore che mai. "La Siria è stata inchiodata alla croce. Il Paese è sopravvissuto, ma la guerra ha inferto ferite profonde nel corpo e nell'anima", afferma Elias Nseir, rappresentante del Patriarcato greco-cattolico melchita, che gestisce la scuola Al-Riaya in un sobborgo di Damasco. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it