Oltretevere

Accordo tra università cattoliche del Sacro Cuore e dell'Africa

Una collaborazione nel campo della ricerca e della formazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - "La realtà sanitaria africana è molto complessa e difficile, in Camerun non esiste più un posto per potersi curare bene: questo accordo che oggi stipuliamo con l'Università Cattolica e con il Policlinico Gemelli può davvero salvare il nostro Paese, è un sogno che diventa il progetto di far crescere una nuova visione della medicina e della cura": con queste parole mons. Jean Mbarga, arcivescovo di Yaoundé, in Camerun, e Gran Cancelliere dell'Università Cattolica dell'Africa centrale, ha commentato la stipula dell'Accordo - avvenuta ieri nella Sala della Presidenza della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica - tra l'Ateneo, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli e l'Università Cattolica dell'Africa Centrale.
    L'Accordo prevede lo scambio di esperienze didattiche e di assistenza, la collaborazione per progetti di ricerca congiunti, la fornitura di attrezzature e materiali, attività di formazione continua dei docenti, del personale amministrativo e tecnico, occasioni di scambio di docenti e studenti.
    "Come Università Cattolica - ha detto il prorettore vicario dell'Università Cattolica Pier Sandro Cocconcelli - abbiamo un 'obbligo': lavorare per avere un impatto sulla società, insieme alla missione di formazione delle giovani generazioni, come ci ricordava Papa Francesco nel suo recente discorso alla Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, particolarmente nel campo della salute e della cura. Questo nuovo progetto testimonia ancora una volta la continua attività dell'ateneo nel vasto campo della solidarietà internazionale che da sempre qualifica la formazione dei nostri giovani".
    "Questo Accordo - ha commentato mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica - arricchisce una piattaforma già molto ampia del nostro ateneo.
    Con questo nuovo progetto, come accade per ogni collaborazione internazionale, siamo di supporto ad una realtà in sviluppo, ma contemporaneamente riceviamo molto, soprattutto in termini di formazione dei nostri studenti". (ANSA).
   

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