Oltretevere

Acs, 'si intensificano attacchi degli islamisti in Mozambico'

'Bruciate le chiese, anche i missionari sono stati sfollati'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 14 FEB - "Si intensificano gli attacchi dei ribelli islamisti nel nord del Mozambico": lo afferma la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, secondo le informazioni ricevute dai missionari locali. "Diversi nuovi e simultanei attacchi da parte di ribelli armati islamici continuano a scuotere la provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico. Negli ultimi giorni si sono infatti verificati diversi nuovi raid in città e villaggi con conseguenti omicidi e rapimenti", riferisce Acs.
    ll 9 febbraio scorso i terroristi, che rivendicano fedeltà al sedicente Stato islamico, hanno attaccato tre comunità nella zona di Mazeze, a sud di Pemba, capitale di Cabo Delgado. "Sono state bruciate le chiese, così come le case della popolazione", racconta ad Acs un missionario locale, che ha chiesto di restare anonimo per motivi di sicurezza. Gli attacchi, insieme alle voci di ulteriori fenomeni terroristici nelle località vicine, hanno portato allo sfollamento di centinaia di persone, che in molti casi hanno camminato per lunghe distanze nella boscaglia per trovare rifugio a Pemba o nella città più vicina di Chiúre.
    Una missionaria, che ha chiesto di restare anche lei anonima, ha affermato che i terroristi hanno distrutto case e chiese in diversi villaggi, anche se "l'obiettivo finale degli spostamenti o degli attacchi non è chiaro". "Anche molti missionari sono stati sfollati", racconta un sacerdote locale. "Il villaggio attaccato nella regione di Chiúre era già stato aggredito circa due anni fa, ma la questione religiosa non riguarda solo i cattolici. Non hanno limitato i loro attacchi ai villaggi con chiese cristiane. Come sempre attaccano assolutamente tutto, comprese le chiese, ma anche le moschee, e prendono di mira soprattutto la popolazione e le sue case".
    Nel continente africano il Mozambico è un Paese prioritario per Aiuto alla Chiesa che Soffre. La fondazione pontificia ha sostenuto diversi progetti, tra cui l'assistenza pastorale e il sostegno psicosociale alle vittime del terrorismo, ma anche la fornitura di materiali per la costruzione di centri comunitari e l'acquisizione di veicoli per i missionari che lavorano con i centri di reinsediamento che accolgono le famiglie in fuga dalla violenza. (ANSA).
   

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