Oltretevere

Acs, in Burkina Faso troppi cristiani vittime di jihadisti

Monteduro, 'Come Iraq 10 anni fa, comunità internazionale parli'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 25 FEB - "Oggi il Burkina Faso per il fondamentalismo islamista è quello che dieci anni fa rappresentava il nord dell'Iraq. E Dori, nel nord del Paese, rappresenta quello che Mosul era in quegli anni, considerata capitale del sedicente Stato Islamico. Come per quell'ampia area mediorientale nel 2014, una grande parte del Burkina Faso, probabilmente oltre il 50%, è oggi nelle mani di gruppi terroristi jihadisti". Lo afferma il direttore della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alessandro Monteduro, commentando l'attacco terroristico a Dori, durante una messa, nel quale sono rimaste uccise, secondo il bilancio provvisorio, 15 persone.
    "I cristiani in modo particolare sono le vittime della loro ferocia. Sono oramai milioni gli sfollati interni o che provano a migrare vagando tra villaggi e città oramai deserte e alla ricerca di un posto dove abitare. Aree anche irraggiungibili anche per le organizzazioni umanitarie", aggiunge Monteduro.
    Di qui l'appello della fondazione pontificia: "Aiuto alla Chiesa che Soffre invoca le istituzioni internazionali affinché si comprenda che non è possibile ulteriormente non considerare le sofferenze di queste comunità africane innocenti". (ANSA).
   

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