(ANSA) - ROMA, 22 MAG - I rischi e le sfide legati
all'intelligenza artificiale sono stati al centro di un evento
organizzato dall'ambasciata albanese presso la Santa Sede e che
si è tenuto in Senato. Una occasione per capire se si sta
operando concretamente affinché "la tecnologia sia e resti al
servizio dell'uomo", come sottolineato nel corso del convegno.
La questione della gestione accentrata dei dati, che è poi la
fonte sulla quale si è sviluppata per esempio ChatGpt, è stata
al centro dell'intervento di padre Paolo Benanti, consigliere di
Papa Francesco per l'intelligenza artificiale e presidente della
Commissione per l'informazione di Palazzo Chigi. Se lo
smartphone è diventato l'oggetto computazionale che più è
entrato nelle nostre vite personali, ora l'intelligenza
artificiale usa le informazioni poste sul cloud che è "proprietà
di una serie di grandi fornitori che si contano sulle dita di
una mano". Da come si gestirà tutto questo dipenderà il futuro.
"Ciò che permetteremo venga accentrato e che non appartenga
invece ad una governance plurale, come quella che caratterizza
un processo democratico, disegnerà un domani - ha sottolineato
p. Benanti - che non è detto sia ancora a misura d'uomo, ovvero
compatibile con quella seria di elementi che caratterizzano
l'esistenza umana che tende al bene comune".
L'ambasciatrice dell'Albania presso la Santa Sede, Majlinda
Frangaj, ha parlato del ruolo dell'intelligenza artificiale nel
processo di adesione del Paese all'Unione europea: "L'Albania è
il primo stato ad utilizzare l'intelligenza artificiale come
assistente per completare le procedure di adesione all'Unione
europea e, in caso di successo, è destinato a fare da apripista
per tutti gli altri Paesi interessati. Dopo quasi dieci anni con
lo status di paese candidato, questa potrebbe essere una svolta
per fare uscire Tirana dalla lista d'attesa e condurla a passo
spedito verso Bruxelles".
Il senatore di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, nel suo saluto
istituzionale, ha ribadito l'importanza di inserire lo sviluppo
tecnologico in una cornice di valori etici affinché "le macchine
siano sempre al servizio dell'essere umano".
Ad arricchire il confronto sono stati gli interventi del
professor Domenico Talia, ordinario di ingegneria informatica
all'Università della Calabria, che ha parlato delle opportunità
ma anche dei rischi dell'evoluzione delle macchine; la
professoressa Blerina Sinaimeri, professore associato di
informatica presso la Luiss, che ha trattato l'applicazione
dell'intelligenza artificiale nel settore sanitario; la
professoressa Francesca Panessa, ricercatrice presso l'Istituto
Nazionale di Astrofisica, e il giornalista di Avvenire Mimmo
Muolo che ha affrontato i nodi dell'applicazione
dell'intelligenza artificiale alla comunicazione, anche alla
luce del recente Messaggio di Papa Francesco per la Giornata
delle Comunicazioni Sociali. (ANSA).
Intelligenza artificiale, quale futuro per la democrazia
Un evento dell'ambasciata albanese presso la Santa Sede