(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 31 MAG - Monsignor William
Shomali, vicario generale del Patriarcato latino di Gerusalemme,
accompagnato da mons. Bolous-Marcuzzo, vescovo emerito, e da una
delegazione dello stesso Patriarcato, nei giorni scorsi "ha
visitato il monastero latino di Jenin e ha verificato lo stato
dell'edificio ecclesiastico, dopo l'irruzione dell'esercito
israeliano all'alba di domenica scorsa".
Secondo quanto raccontato da padre Labib Daibes, parroco di
Jenin, "è stata forzata la porta esterna, utilizzata per salire
in chiesa, dove si sono verificati atti di vandalismo sui
simboli della chiesa, oltre a provocare alcuni danni al muro,
lasciando dietro di sé alcuni proiettili vuoti". Padre Daibes ha
sottolineato che i ripetuti attacchi a Jenin causano molteplici
perdite di vite umane tra i residenti, distruggono le
infrastrutture della città e ostacolano il processo educativo,
soprattutto con l'avvicinarsi della fine dell'anno accademico.
Monsignor Shomali ha sottolineato "l'urgente necessità di
porre fine alla guerra e al conflitto esistente in conformità
con il diritto internazionale" e considera "l'assalto
all'edificio della chiesa un sacrilegio a una delle case di Dio
e una violazione della sua santità". Ha aggiunto che "il
Governatorato di Jenin sogna una pace giusta e completa e cerca
con tutte le sue capacità di garantire alla sua popolazione una
vita sicura e rassicurante, dove i bambini crescono senza paura
e tutti lavorano per costruire e sviluppare la società".
La delegazione ha anche incontrato il governatore di Jenin,
Kamal Abu Al-Rub, che "ha apprezzato il ruolo della Chiesa e il
suo lavoro - riferisce ancora il Patriarcato - per lo sviluppo
sociale e ha elogiato la visita del cardinale Pierbattista
Pizzaballa a Gaza, descrivendola come un passo coraggioso,
sperando che questa visita porti alla cessazione della guerra
contro Gaza e alla fine del conflitto in corso. Ha inoltre
denunciato i continui attacchi al governatorato e ai luoghi di
culto. Ha aggiunto che i recenti raid e attacchi di cui è stato
vittima il governatorato stanno distruggendo le speranze di
pace. Ha poi osservato che la continua chiusura dei posti di
blocco esistenti, in particolare del valico di Jalama, si
ripercuote sull'economia del governatorato", conclude la nota
della Chiesa latina di Gerusalemme. (ANSA).
Mons. Shomali, 'un sacrilegio l'attacco alla chiesa di Jenin'
Il sopralluogo del Patriarcato dopo l'irruzione dell'esercito