Oltretevere

George e Jhonny, frati gemelli, ordinati preti dallo zio

Tornano in Siria dopo la formazione a Gerusalemme

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 10 LUG - Nati in Siria, si sono trasferiti a Gerusalemme per la formazione, e ora sono tornati nel loro Paese per essere ordinati sacerdoti. Sono Fra George Paolo e Fra Johnny Jallouf, francescani della Custodia di Terra Santa. Ad ordinarli ad Aleppo è stato il vescovo Hanna Jallouf.
    Non è un caso di omonimia perché mons. Hanna, vicario apostolico dei Latini ad Aleppo, è il loro zio, anche lui francescano della Custodia. Una famiglia che ha visto dunque il fiorire di tre vocazioni nel pieno della guerra, in Siria ma poi anche a Gerusalemme.
    "La Terra Santa ha vissuto guerre e distruzioni e ancora oggi subisce violenza, odio, divisione. In 800 anni, la Custodia ha perso più di duemila frati morti per confessare la fede in Cristo e difendere la Terra Santa. Il 10 luglio nella liturgia si fa memoria dei Beati Martiri Francescani che nel 1860 furono uccisi 'in odium fidei' a Damasco. Papa Francesco ha annunciato la loro canonizzazione che avverrà il 20 ottobre 2024. Sarà un giorno di grazia per la martoriata Siria in guerra da 13 anni", ricorda il vicario della Custodia, padre Ibrahim Faltas, in un intervento su Fides.
    "Sono arrivato ad Aleppo con altri confratelli il 6 luglio: per grazia di Dio, la Siria ha potuto gioire dell'ordinazione sacerdotale di due frati gemelli che hanno coltivato insieme l'amore per Cristo e per San Francesco. Una gioia immensa per la Custodia, che ha avuto fratelli che sono stati ordinati sacerdoti, ma per la prima volta accoglie due sacerdoti gemelli", sottolinea ancora Faltas. "Ho pensato a Gaza che soffre come la Siria, e a come la guerra ha spezzato vite e ha raso al suolo edifici che accoglievano vite".
    "Ho gioito con la bella famiglia Jallouf, mi sono congratulato con i genitori orgogliosi ed emozionati per i loro figli, due fratelli così uniti e in sintonia da percorrere insieme la strada della vita, condividendo il dono della vocazione. Dopo la solenne celebrazione, i due sacerdoti sono stati festeggiati dai parenti, dagli amici, dai confratelli e dai parrocchiani. Ho percepito la forte partecipazione alla gioia vera della comunità cristiana di Aleppo, che per quest'occasione ha dimenticato per qualche ora la guerra e ha lodato Dio in letizia", racconta infine il vicario della Custodia.
    Prima della guerra ad Aleppo si contavano duecentomila cristiani. Oggi ne sono rimasti venticinquemila", conclude Faltas. (ANSA).
   

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