(ANSA) - ROMA, 28 NOV - "Come aiutare Roma ad affrontare
l'overtourism? Roma da quando esiste è stata sempre chiamata
'patria communis', è una città che è stata sempre aperta a tutti
e non ha escluso nessuno". Lo ha detto il delegato del Papa al
Giubileo mons.
"Il turista si può trasformare in pellegrino perché può
riscoprire il senso della vita, e il pellegrino deve essere un
turista perché Roma è un museo all'aperto, è nata così. Pensare
che Roma riduca la presenza dei turisti e dei pellegrini
significherebbe infliggere una ferita che non le appartiene. Se
vanno messi limiti alle presenze per preservare la sopravvivenza
dei romani? E chi lo decide il limite? A Roma ci sono tre
milioni di romani, più due milioni di persone che vengono nella
città ogni giorno. E quindi? I 32 milioni di pellegrini previsti
vengono anche a portare ricchezza, ve l'assicuro, non portano
soltanto disturbo, ed è talmente vero che hanno cominciato a
lievitare in modo del tutto strumentale, e anche ingiusto, tutti
i prezzi". (ANSA).
Giubileo: Fisichella, 'overtourism? Roma accoglie tutti'
'Pellegrini portano ricchezza, non solo disturbo'