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Dal Giubileo di Dante ad oggi,la storia degli anni santi

Il primo nel 1300, l'ultimo 2015. “Buco” di mezzo secolo nel 1800

Papa Giovanni Paolo II apre la Porta Santa inaugurando il Giubileo del 2000

Redazione Ansa

Le origini del Giubileo risalgono alla tradizione ebraica e la sua denominazione si deve alla parola Yobel, il corno d'ariete che dava il via, ogni 50 anni, al periodo di liberazione. Ma il primo Giubileo, quello che conosciamo con la Chiesa cattolica, si deve a Bonifacio VIII nel 1300. Le alternanze degli anni santi variarono: all'inizio si era deciso ogni 100 anni ma poi, su spinta dei fedeli, molti dei quali con questa cadenza non sarebbero mai arrivati a vivere un Anno Santo, si passò a 50. Quindi a 33 per ricordare gli anni di Cristo, poi di nuovo a 50, intercalandolo Giubilei ordinari e straordinari. Infine si passò a celebrare il Giubileo ogni 25 anni. Ma nella storia ci fu anche un "buco" di mezzo secolo nell'800. A conti fatti gli Anni Santi indetti dai Papi nella storia sono 27; nel 2025 si celebrerà il ventottesimo.

Nella storia ci sono stati Giubilei super-fastosi e altri di impronta più 'francescana', tutti però accomunati da questo desiderio di recarsi in pellegrinaggio a Roma per lasciarsi alle spalle una vita di peccato. Nei secoli passati, prima di partire, in molti casi si faceva testamento perché il viaggio era talmente impegnativo e pericoloso che i pellegrini non erano sicuri di tornare. Ma il Giubileo era per la Chiesa anche una importante fonte di guadagno per le offerte legate alle indulgenze, una sorta di "condono" delle pene da scontare in Purgatorio. Più si offriva e maggiore era lo sconto... Partì proprio da qui la protesta di Martin Lutero.

Tornando dunque alle origini, il primo Giubileo ordinario fu indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII. Tra i pellegrini illustri di questo primo Anno Santo della storia vanno ricordati: Dante, Cimabue, Giotto. Nel 1350 (si era dimezzato l'arco di tempo dei cento anni deciso inizialmente) Clemente VI riesce e richiamare migliaia di pellegrini a Roma, nonostante la peste e il fatto che la città fosse stata colpita da un violento terremoto appena l'anno prima. Nel 1475 ci fu il Giubileo di Sisto IV che lasciò alla città di Roma importanti opere, tra cui la Cappella Sistina e il ponte Sisto sul Tevere. In quel tempo, a Roma, lavorarono i più grandi artisti dell'epoca: Verrocchio, Signorelli, Ghirlandaio, Botticelli, Perugino, Pinturicchio, Melozzo da Forlì. Nel 1500 Alessandro VI introduce l'elemento della Porta Santa; fino a quel momento il pellegrinaggio a Roma non era legato a riti particolari. Nel 1600 si celebrò il Giubileo di Clemente VIII che serviva a tavola i poveri e fece rinunciare la porpora ai cardinali in segno di penitenza. Nel 1700 il Giubileo dei due Papi, con la Porta Santa aperta da Innocenzo XII, morto nel corso dell'anno, e chiusa da Clemente XI.

Scorrendo il nastro della storia si arriva al 1825 con Leone XII. Venticinque anni dopo lo svolgimento dell'Anno Santo non fu consentito dalle vicende della Repubblica Romana e del temporaneo esilio di Pio IX. Lo stesso pontefice poté però indire quello del 1875, privato delle cerimonie di apertura e di chiusura della Porta Santa a causa dell'occupazione di Roma da parte delle truppe di Vittorio Emanuele II.

Quindi i Giubilei più recenti: quello del 2000 con Giovanni Paolo II che vide a Roma 25 milioni di pellegrini. L'ultimo nel 2015: il Giubileo della Misericordia di Papa Francesco all'inizio del quale - per la prima volta nella storia - furono aperte Porte Sante in tutto il mondo. Lo stesso Francesco anticipò l'apertura dell'Anno Santo aprendo la Porta Santa a Bangui, nel cuore dell'Africa.

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