(ANSA) - LONGARONE (BELLUNO), 6 AGO - I tecnici dell'Anas si sono presentati con carte e 'paline' ma sono stati gentilmente allontanati. Poco dopo sono tornati per assicurare che i progetti erano cambiati e che nessuna struttura metterà a rischio il sagrato storico della chiesetta di Faè, spazzata via dalla furiosa esondazione del Vajont, il 9 ottobre del 1963.
Per Giovanni Battista Protti, residente a Padova ma di origini bellunesi e intestatario dell'area da espropriare, è scampato pericolo. La variante alla strada statale 51, prevista in funzione del traffico che raggiungerà Cortina d'Ampezzo in occasione dei campionati del mondo di sci del 2021, non distruggerà i pochi metri quadrati di lastricato sopravvissuto al disastro che insistono sulla sua proprietà, e rimasti forse l'ultima testimonianza storica del paese prima della tracimazione della diga.
Protti, dopo aver vigilato stamani, se n'è andato rasserenato e "moderatamente ottimista", fra i molti cronisti e quasi nessun compaesano presenti. (ANSA).
Vajont:Anas modifica piani, salva chiesa
Tecnici allontanati da proprietario, ma progetto cambiato