(ANSA) - ROMA, 8 OTT - United Brands Company, azienda
vicentina che crea, produce e distribuisce calzature sportive,
crede nell'apertura verso i mercati finanziari, a cui si è
rivolta per svilupparsi all'estero. Nel 2016, a seguito di un
piano di espansione per l'internazionalizzazione, Ubc ha emesso
un'obbligazione di circa 6 milioni di euro in due tranche,
spiega il presidente Paolo Tessarin, sottolineando che "è stata
una decisione obbligata perché l'azienda era giovane e
richiedeva un importo importante che il sistema bancario non
poteva dare". Per cui, "a fronte di un progetto ambizioso
abbiamo trovato investitori tramite Extramot Pro", il segmento
di Borsa Italiana dedicato prevalentemente alle emissioni di
obbligazioni o titoli di debito da parte di società non quotate
su mercati regolamentati."L'azienda ha 7 anni di vita ed è
passata da un fatturato di 7 milioni nel primo anno a 37 milioni
quest'anno (+25% circa sul 2018)", incrementando la quota del
fatturato estero "dal 10% di sette anni fa all'attuale 41%",
dice Tessarin, che nel 2012 è entrato nel capitale di Carrera
Footwear, dando poi vita nel 2014 a United Brands Company. Ogni
anno l'azienda di Quinto Vicentino (Vi) produce 3 milioni di
sneakers e 500 mila capi d'abbigliamento, che distribuisce
presso 1.200 punti vendita al dettaglio, firmati da rinomati
brand italiani, come Sergio Tacchini, Roberto Cavalli, Carrera
Jeans e Gas Jeans. Quotare minibond offre il vantaggio di "una
certa visibilità", in particolare all'estero, "dove un'azienda
che ha questo tipo di strumenti viene considerata in maniera
diversa, in senso positivo", spiega Tessarin, raccontando
l'esperienza di Ubc, che ha filiali in Francia, Germania e Hong
Kong. Inoltre, un'azienda che quota strumenti di questo tipo
deve essere "trasparente e deve avere una governance di un certo
tipo".
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it