(ANSA) - ROMA, 04 GEN - Per la prima volta nella sua
storia il patinato magazine Vogue Italia rinuncia a utilizzare
le foto di abiti e modelle per dare spazio a disegni e
illustrazioni, di artisti noti, come Milo Manara e in ascesa,
mettendo la creatività al servizio della sostenibilità in un
numero speciale, in edicola il 7 gennaio, ma anche a sostegno di
un'altra buona causa, che vedrà la cifra risparmiata per la
realizzazione del numero, andare a contribuire al restauro della
Fondazione Querini Stampalia onlus di Venezia, danneggiata
dall'acqua alta.
"Tutte le copertine, e i servizi del numero di gennaio - scrive
il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti nell'editoriale -
sono stati realizzati da artisti, noti, emergenti, nomi
dell'arte e leggende del fumetto, che hanno raccontato la moda
rinunciando a viaggiare, spedire interi guardaroba, inquinare.
La sfida è dimostrare che è possibile raccontare gli abiti senza
fotografarli. È una prima volta: Vogue Italia non aveva mai
avuto una copertina illustrata e nessun Vogue, da quando esiste
la fotografia, ha mai realizzato un numero prescindendone".
Nelle illustrazioni, tutti gli abiti e gli accessori sono di
Gucci. Milo Manara disegna Olivia Vinten con una mise sexy: top
di chiffon con inserti di pizzo, spalline in pelle con fibbia
motivo G, choker di pelle, guanti di latex e frustino con manico
di pelle. David Salle immortala la modella Lili Sumner in abito
di seta con intagli e collo a contrasto in pelle nera. La
modella dai tratti "alla Modigliani" in abito plissè è di
Vanessa Beecroft. Cassi Namoda disegna la modella Ambar Cristal
Zarzuela vestita con maglione di cotone a righe, pantaloni di
lana pied-de-poule. Delphine Desane disegna il busto della top
di colore Assa Baradji, in giacca rosa. L'italiano Paolo Ventura
disegna la modella Felice Nova Noordhoff, in abito senza maniche
completamente ricoperto di frange. Yoshitaka Amano disegna il
ritratto delicato di Lindsey Wixson in abito di seta azzurro e
choker di pelle al collo. (ANSA).
Vogue Italia gennaio senza foto, creatività e sostenibilità
Farneti, sfida raccontare abiti senza immagini