(ANSA) - VENEZIA, 13 LUG - Con 1.290 casi di frode
finanziarie nel 2019 il Veneto è all'11/o posto della
graduatoria nazionale. Prime, nell'ordine, Campania, Lombardia e
Sicilia. E' nella provincia di Venezia, secondo
Crif-MisterCredit, che si è registrato il maggior numero di
frodi creditizi (279), collocandola al 33/o posto in Italia,
seguita da Verona, con 253 (37/o), da Vicenza (228) e da Padova,
( 216). Il maggior numero di casi di furto di identità, con il
successivo uso dei dati personali e finanziari altrui, riguarda
i prestiti per l'acquisto di beni e servizi (metà del totale),
seguiti dalle frodi sulle carte di credito (30,7%) e da quelle
sui prestiti personali (9,2%). Quasi un terzo ha per oggetto
elettrodomestici ma una quota significativa riguarda anche i
comparti auto-moto (11,8%), elettronica, informatica e telefonia
(8,6%) e arredamento (8,4%). Aumentano i casi (6,9% totale ma
+57,8% rispetto alla precedente rilevazione), di spese
professionali, trattamenti estetici/medici e specie, prodotti
assicurativi, che pur spiegando solo l'1% sono più che
raddoppiate. Le categorie più colpite sono:
travel/entertainment, consumi e elettronica/
informatica/telefonia. La media degli importi dei finanziamenti
è di circa 4.650 Euro: nel 21,3% tra 1.550 e 3.000 euro, nel
20,3% è inferiore ai 1.500; nel 18,1% supera i 10.000.
Nell'81,7% dei casi è stata usata una carta di identità falsa o
contraffatta, nel 16,1% una patente, nell'1,8% un passaporto e
nello 0,3% un permesso di soggiorno. Se da un lato il 53% dei
casi viene scoperto entro 6 mesi, dall'altro lato continuano ad
emergere frodi commesse anche 3, 4 e addirittura 5 anni prima.
Queste ultime, in particolare (14% del totale) risultano in
costante crescita. (ANSA).
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