(ANSA) - VERONA, 24 AGO - "Il nubifragio ha divelto porta e
finestra del mio laaboratorio, mi sono trovato davanti a un muro
di acqua e ghiaccio. Sono rimasto fermo mezz'ora, poi si sono
rotte le finestre vicine e ce l'ho fatta ad uscire, qualcuno mi
ha aiutato tirandomi su".
"Sono riuscito a scavalcare una finestra rotta ed avvicinarmi
alla porta - racconta l'odontotecnico -, ma l'acqua mi aveva
raggiunto alla gola. Avevo molta paura". "Però sono riuscito a
raggiungere le scalette che portano al Lungadige, che si trova
ad un livello più alto della via del mio laboratorio. Alcuni
signori mi hanno aiutato anche a cambiarmi ed eccomi qua: tanto
spavento, ma sono salvo. Però ho perso tutto" (ANSA).
In salvo con acqua al collo,c'era muro di grandine
Scampato disastro a Verona, nubifragio divelto porte e finestre