(ANSA) - VENEZIA, 05 SET - Sono oltre 5.800.
Gli artigiani si riferiscono ai diplomati e ai laureati che
svolgono una professione per la quale il titolo di studio
maggiormente richiesto è inferiore a quello posseduto. Nel 2019
erano poco meno del 25 per cento del totale degli occupati e la
loro incidenza è in costante aumento: negli ultimi 10 anni,
infatti, i dati assoluti dei sovraistruiti in Italia sono
cresciuti di quasi il 30 per cento. Se, inoltre, calcoliamo la
percentuale solo sugli occupati che possiedono un diploma di
scuola media superiore o una laurea, l'anno scorso l'incidenza
degli sovraistruiti è salita al 40 per cento.
"L'incremento degli sovraistruiti - rileva Paolo Zabeo della
Cgia - è in massima parte dovuto alla mancata corrispondenza tra
le competenze specialistiche richieste dalle aziende e quelle
possedute dai candidati. Non va nemmeno dimenticato che grazie
al ricambio generazionale registrato in questi anni sono usciti
dal mercato del lavoro tanti over 60 con livelli di istruzione
bassi che sono stati rimpiazzati da giovani diplomati o
laureati senza alcuna esperienza professionale alle spalle.
Tuttavia, la sovraistruzione non va sottovalutata - sottolinea -
perché molto spesso attiva meccanismi di demotivazione e di
scoramento che condizionano negativamente il livello di
produttività del lavoratore interessato e conseguentemente
dell'azienda in cui è occupato". (ANSA).
Lavoro: Cgia, un addetto su 4 è sovraistruito
Per artigiani un fatto che crea demotivazione