(ANSA) - VENEZIA, 23 SET - Violetta, quando il sipario si
alza, è sdraiata in un letto d'ospedale. Ci sono medici che
l'assistono.
"La Traviata" di Giuseppe Verdi, nella regia di Christophe
Gayral, in scena al Teatro La Fenice il 25 e 27 settembre, fa i
conti con il Covid-19, con le regole di sicurezza per cantanti,
orchestra e pubblico, ma urla nella sua "sperimentazione" la
volontà di un Teatro lirico che vuole trovare la strada per
costruire il nuovo, trasformare le difficoltà, le restrizioni in
opportunità. Ne è convinto il sovrintendente Fortunato
Ortombina: "Le misure di contenimento, le distanze tra persone,
devono essere non un limite ma una risorsa, una fonte di
ispirazione creativa".
In scena per la prima volta proprio alla Fenice il 6 marzo
1853, la Traviata fu scelta per l'inaugurazione del Teatro
"dov'era com'era" dopo l'incendio del 1996. L'allestimento sarà
di Gayral in una forma semiscenica, anche se per Ortombina il
"semi" si potrebbe togliere. (ANSA).
Musica: alla Fenice "La Traviata" in forma Covid-19
Opera torna a Venezia in allestimento semi-scenico