(ANSA) - VENEZIA, 29 OTT - La curva del Covid segna un altro scatto in avanti in Veneto, che per il secondo giorno consecutivo registra un aumento sopra quota 2.000.
Proprio il superamento di quota 100 nelle rianimazioni fa capire che la 'fase 3', quella cioè della riapertura degli ospedali Covid è dietro l'angolo.
Nel territorio, come accadeva in primavera, si scoprono quotidianamente nuovi focolai del virus. Dopo quello nell'ospedale convenzionato San Camillo di Treviso, con 6 sanitari contagiati, un altro allarme sempre dal trevigiano: in una Rsa di Povegliano sono risultate positive ai test 19 persone: 15 tra i 22 ospiti della residenza, 4 tra i 21 operatori sanitari della struttura.
Il bollettino dei morti diventa più pesante: sono ora 2.371 (+16). I soggetti in isolamento domiciliare salgono a 16918 (+925), dei quali 7.512 positivi al virus. La provincia con il numero più alto è Verona, 1.634, seguita da Venezia, 1.536 e Vicenza, 1.355.
Intanto prosegue la querelle attorno al caso tamponi a Vo', con accuse, repliche e smentite che coinvolgono il prof Andrea Crisanti, la Regione Veneto, nel ruolo della direttrice del Dipartimento Prevenzione, Francesca Russo, e Bruno Vespa, che nell'anticipazione del suo ultimo libro da' conto di una lettera di smentita della dirigente regionale verso Crisanti inviata alla rivista 'Nature': tema sempre la primazia sulla campagna di test a tappeto a Vo'. Crisanti ha detto di aver contatto Vespa chiedendogli di togliere quel capitalo dal libro, minacciando altrimenti querele. Il giornalista ha replicato dicendosi convinto "di non essere stato imbrogliato" dalla Regione nella ricostruzione dei fatti.
Infine, sulle proteste di piazza, sono 12 le persone fermate dalla Digos dopo gli scontri con la Polizia ieri sera a Verona.
(ANSA).
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Terapie intensive sopra quota 100, focolaio in Rsa trevigiana