(ANSA) - VENEZIA, 13 NOV - Il Veneto come un fortino di fronte al Covid: un'area gialla (rischio moderato) circondata da regioni 'rosse' o 'arancioni'. E' l'effetto dell'ordinanza che il ministro Roberto Speranza si appresta a firmare in serata,, con la quale - oltre a Campania e Toscana ,che passano in area rossa - transiteranno in arancione anche Friuli V.
L'ordinanza 'protettiva' firmata ieri dal governatore Luca Zaia, con un nuovo giro di vite a passeggiate e uscite nelle città, ha certamente avuto un ruolo. Le città del Veneto - il provvedimento entra in vigore dalla prossima mezzanotte - hanno intanto iniziato a blindarsi. A Verona centro storico "sorvegliato speciale" per tutto il weekend: saranno 17 i punti presidiati dalla Polizia locale per monitorare l'ingresso delle persone nella città antica. Gli agenti, dalle 8.00 alle 20, controlleranno tutti i sette ponti di accesso all'ansa dell'Adige. Altre sei le postazioni tra Castelvecchio, via Roma, piazza Bra e via Pallone, una alle spalle dell'Arena, un'altra in piazza Erbe, e poi a Porta Leoni e a Porta Borsari. A Padova il Comune ha rimesso in funzione transenne e corridoi per regolare entrata e uscita dal mercato di piazza delle Erbe.
"faremo applicare l'ordinanza regionale con rigore " ha detto il sindaco Sergio Giordani. Luca Zaia ha chiesto ai cittadini "di stringere i denti e rispettare le restrizioni. Il senso dell'ordinanza - ha detto - non è quello di trovare la scappatoia per fare l'happy hour a mezzogiorno".
I numeri del virus intanto non mostrano segni di inversione: sono 3.605 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24, ma con un numero record di tamponi, 47.000 - dei quali 17.000 molecolari e 30.000 rapidi -. "Se facessimo un confronto fra i tamponi attuali e quelli del 21 marzo scorso, il momento più nero - ha osservato Zaia - possiamo dire che oggi dovremmo trovare oltre 9.000 positivi. In quella data a marzo, infatti, avevamo 412 contagi con 2.170 tamponi fatti. Oggi facciamo 23 volte tanto quei test". C'è un dato però che preoccupa: la pressione ospedaliera è vicina al massimo storico dell'emergenza, nel marzo scorso, quando si raggiunse quota 2.200. Adesso lvi sono 1.947 pazienti nei reparti non critici (+71) e 227 nelle terapie intensive (+6) per un totale di 2.174 posti occupati. (ANSA).
>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Veneto resta giallo, città si blindano
Ospedali vicini picco ricoveri, Zaia, no happy hour mezzogiorno