Veneto

>ANSA-IL-PUNTO/COVID: l'ira di Zaia, 'assembramenti immondi'

Riunione con sindaci per contromisure . Pd, obitori senza posti

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 14 DIC - "Ho visto uno spettacolo immondo: nonostante la crisi, il collasso della sanità, non si sono fermati gli assalti alle città". All'indomani dei blocchi dei centri storici intasati dalla frenesia dello shopping, il Presidente del Veneto Luca Zaia non usa mezze parole per condannare chi continua a rischiare con i propri comportamenti di aggravare ulteriormente la situazione del Covid. Per cercare di correre ai ripari oggi il Governatore ha riunito il sindaci per valutare eventuali contromisure. "Le posizioni dei sindaci sono sicuramente improntate alla responsabilità, però variegate come approccio - spiega - . Si tratta ora di capire se sarà mai possibile una sintesi".
    Il bollettino della pandemia parla di 2.829 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, per un totale da inizio contagio di 193.470 veneti . Attualmente i pazienti con tampone positivo al virus sono 92.528. I morti nelle ultime ore sono 26 in più, dato che porta il totale a 4.827. "E' un mondo vomitevole, è una cultura strisciante e non imperante - accusa Zaia - secondo la quale questo è il virus dei vecchi e che se la vedano loro".
    Ad aggravare un situazione già difficile, le accuse del Pd che hanno presentato una interrogazione in consiglio regionale per chiedere conto della situazione degli obitori, in particolare a Treviso e Montebelluna, facendo calare sul Veneto l'ombra tristemente famosa dei camion che portavano via le salme da Bergamo durante la prima pandemia. "Gli obitori dei due nosocomi sono saturi e le salme vengono portate direttamente nelle cappelle dei cimiteri. Una situazione pesante - l'accusa - diretta conseguenza di un quadro altrettanto grave all'interno degli ospedali con il personale medico e infermieristico allo stremo". I democratici avanzano una proposta. "Gli organici vanno rafforzati con assunzioni in pianta stabile - osservano - medici e infermieri sono sotto stress, con turni sempre più pesanti a causa dell'aumento di contagi tra colleghi". (ANSA).
   

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