(ANSA) - VENEZIA, 13 FEB - C'è tutto un reparto 'made in
Belluno' nella nuova squadra di Mario Draghi. Dei quattro
ministri veneti che oggi hanno giurato al Quirinale - gli altri
sono la vicentina Erika Stefani e il veneziano Renato Brunetta -
due, Daniele Franco, nuovo titolare di via XX Settembre, e
Federico D'Incà, confermato ai Rapporti con il Parlamento, sono
originari di Trichiana, una frazione di neanche 5.
La gente si ferma davanti all'unica edicola-profumeria di
fronte alla chiesa, legge le locandine, ma scambia qualche
chiacchiera soprattutto sui Mondiali di sci in corso nella
vicina Cortina. "Questa mattina ho sentito tutto e il contrario
di tutto", dice l'edicolante. D'Incà, che era già ministro nel
'Conte 2', è volto noto a Trichiana, e il rapporto con i
concittadini di fatto lo ha sempre conservato. Di Daniele
Franco, invece, molti in paese hanno una percezione più vaga. La
famiglia, quando era ancora ragazzo, si era trasferita a
Belluno, e qui ha ancora un modesto appartamento, non abitato. I
più ricordano il neo titolare del Mef per averlo visto ad una
cerimonia pubblica nel 2017, quando - era Ragioniere generale
dello Stato - ritirò il premio per i Bellunesi che si sono
affermati nel mondo. Anche allora mantenne il proverbiale low
profile: pochissime parole per ricordare il legame con la sua
terra, e il ringraziamento ai genitori, "ai quali devo tutto",
aveva detto. (ANSA).
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Franco e D'Incà originari del paese in crisi industriale