(ANSA) - VENEZIA, 09 MAR - Sale l'incidenza del virus in
Veneto, e aumentano le aree del territorio in cui si richiudono
le scuole. I contagi Covid corrono - nelle ultime 24 ore 1.
Erano tre fino a ieri; sono già diventati 5. Qui le scuole, tra
giovedì e venerdì, torneranno in dad al 100%; si tratta dei
distretti Veneto Orientale (348/100.000) Alta Padovana (280),
Asolo (279), Padova, Terme Colli (263), e Belluno (251).
Si cerca intanto di accelerare con la campagna vaccinale. Il
governatore Luca Zaia, nel consueto punto stampa, ha annunciato
l'arrivo di altre 53.300 dosi di vaccino Pfizer. "Stiamo
spingendo tantissimo sulla campagna - ha detto - Abbiamo dato un
target alto alle Ulss; possiamo già contare su 58 punti
vaccinali nella regione, altri se ne aggiungeranno grazie ad
accordi con strutture private. Sarà una vera 'chiamata di
popolo', perchè i vaccini arriveranno".
L'assessore alla sanità, Manuela Lanzarin, vedrà intanto oggi
le sigle sindacali dei medici di medicina generale per
raggiungere anche in Veneto l'accordo che consenta il loro
impiego per le vaccinazioni. Allo stesso modo, Lanzarin ha
informato che vi è una disponibilità manifestata dai medici
specializzandi a partecipare in modo volontario alla campagna di
vaccinazione, nei centri istituiti dalla Regione. Per la facoltà
di medicina di Verona una prima call informale aveva già portato
alla risposta positiva di 340 giovani medici, per Padova,
secondo il preside di facoltà - ha riferito l'assessore -la
disponibilità potrebbe arrivare a un migliaio di specializzandi.
In questa prospettiva, e quando le scorte di antidoto saranno
sufficienti, l'intenzione della Regione sarebbe quella di fare
vaccinazioni 7 giorni su 7, quindi domenica compresa, nel caso
servisse anche la sera.
Quanto numeri, con i 1.608 nuovi casi odierni, la regione
raggiunge un totale di 344.875 infetti dall'inizio
dell'epidemia, e 10.009 vittime (+29). Peggiora la situazione
negli ospedali, dove sono 1.456 i letti occupati da malati
Covid; 1.295 nei normali reparti medici (+53), 160 (+3) nelle
terapie intensive.
Una situazione che, ha confermato Zaia, genera grande
preoccupazione: "perchè in prospettiva - ha spiegato - non ci
possiamo permettere di riempire gli ospedali, non ce la faremmo
a curare tutti. C'è un incremento più che proporzionale di
giorno in giorno. Ci preoccupa, stiamo affrontando una nuova
infezione partendo da una base di 1.456 pazienti in ospedale.
All'inizio di ottobre eravamo a zero. Se dovessimo avere un'onda
d'urto come quella di novembre e dicembre, vorrebbe dire che si
va a 5.000 pazienti. Sarebbe insostenibile". (ANSA).
>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Veneto, si propaga rischio stop scuole
Sono diventati 5 i territori Distretti sopra 250 ogni 100.000