(ANSA) - VENEZIA, 22 MAR - La Guardia di finanza di Venezia
ha pignorato, su disposizione della Corte dei conti, beni per
1,2 milioni di euro nell'ambito dell'inchiesta Mose.
Il sequestro, legato al malaffare durante la realizzazione
dell'opera, riguarda denaro, quote societarie, crediti presso
terzi e quote di pensione nei confronti dell'ex Presidente del
Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, condannato per il
danno erariale arrecato al Provveditorato Interregionale delle
Opere pubbliche per il Triveneto connesso al sistema di tangenti
erogate a 8 pubblici ufficiali implicati.
Parallelamente, è stata instaurata dalla Procura contabile
un'azione per sequestrare una casa a Cortina d'Ampezzo che
Mazzacurati aveva venduto nel quinquennio antecedente alla
condanna erariale, per un valore di circa 2,5 milioni di euro.
I provvedimenti costituiscono l'ultimo atto delle azioni di
responsabilità per danno erariale promosse dalla Procura della
Corte dei Conti del Veneto in relazione alle indagini penali
concernenti la realizzazione del Mose. (ANSA).
Mose: Corte dei conti dispone sequestro 1,2 mln euro
Riguardano beni dell'ex presidente Giovanni Mazzacurati