(ANSA) - VENEZIA, 11 SET - "Io non avevo voglia di venir qui,
era più la mia famiglia a insistere. Volevo rimanere a fare il
mio percorso, pur con la presenza dei Talebani.
"Quello che posso fare io da qui, e quel che sto facendo - ha
proseguito Hamadi - è di mantenere la voce di migliaia di
persone, di migliaia di ragazze che stanno protestando, di
milioni di donne chiuse in casa come prigioniere. E' mio dovere
essere loro portavoce. Il mio dovere, proprio da donna, è
mantenere la voce di altre donne, e non solo: è tutta una
società completamente a rischio", ha concluso. (ANSA).
Afghanistan: Zahra, vorrei tornare ma qui do voce alle donne
Attivista, tutta la società è a rischio