(ANSA) - VENEZIA, 13 SET - "Non ho parole per commentare
quanto accaduto. Di questa Europa non sappiamo cosa farcene.
Un'Europa che non difende l'identità dei suoi territori,
un'Europa che dovrebbe conoscere la storia del prosecco". Così
il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la
notizia della pubblicazione, avvenuta oggi sulla Gazzetta
Ufficiale UE, della richiesta della Croazia di protezione della
menzione tradizionale "Prošek", fatta dal Commissario Europeo
all'Agricoltura Wojciechowski dando così risposta alle
interrogazioni parlamentari presentate da alcuni eurodeputati.
"Dovrebbe capire che, non solo si tratta di un prodotto che
ha avuto tutti i riconoscimenti formali, dalle stesse strutture
amministrative della Commissione Europea, anche rispetto alla
riserva del suo nome - continua Zaia - ma il prosecco ha,
addirittura ottenuto il massimo riconoscimento di Patrimonio
dell'Umanità da parte dell'Unesco. Tanto è vero che il
territorio in cui si produce è definito 'le colline del Prosecco
di Conegliano e Valdobbiadene'. E, quindi, adesso saremmo
costretti a discutere anche sul nome di un sito già proclamato
ufficialmente Patrimonio dell'Umanità".
Si tratta, per il Governatore del Veneto, "di una decisione
che si pone, per altro, in aperta contraddizione con la sentenza
diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla
Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che vieta l'uso di nomi
o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole
prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati
dalle norme UE".
"Ciò che sta accadendo è vergognoso - conclude -. Così non si
difende l'agricoltura e così non difendono investimenti. Ma,
soprattutto, così si mortifica la storia e l'identità di un
territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La
Regione farà la sua parte". (ANSA).
Prosecco: Zaia, ciò che sta accadendo è vergognoso
Di questa Europa non sappiamo cosa farcene