Veneto

Da Simone Leigh inno alla grinta delle donne nere

Progetto per la prossima Biennale d'Arte presentato a Boston

Redazione Ansa

(di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 09 DIC - Simone Veigh canta la grinta delle donne nere con il suo progetto per la prossima Biennale di Venezia. L'artista vincitrice del premio Hugo Boss si è ispirata a una parola del vernacolo afro-americano, "grittin", per intitolare l'installazione del padiglione americano alla 59esima edizione della Biennale d'Arte, curata da Cecilia Alemani.
    Grittin evoca "l'atteggiamento di protezione, resilienza, stoicismo" delle donne nere create dalla Leigh che popoleranno il padiglione, ma anche il 'grit', "la qualita' tangibile della sabbia o della pietra con cui sono fatte", ha spiegato Jill Medvedow, la direttrice dell'Institute of Contemporary Art di Boston che, con il Dipartimento di Stato, sta accompagnando l'artista nell'installazione. Rinviata di un anno per via del covid, la Biennale è in programma dal prossimo 23 aprile al 27 novembre. Se Alemani e' la prima donna italiana a curare la manifestazione, Leigh è la prima nera a cui è stato affidato il padiglione a stelle e strisce, ed è anche la prima volta che lo spazio degli Stati Uniti ai Giardini di Castello "sarà interamente dedicato all'esperienza e al contributo delle donne di colore", ha detto la Medvedow. L'artista è al lavoro su una nuova serie di sculture figurative in bronzo e ceramica, tra cui una monumentale figura femminile su cui Simone si sta impegnando in una fonderia di Filadelfia: si ergerà in aprile nel cortile esterno del padiglione. (ANSA).
   

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