(ANSA) - VENEZIA, 29 GEN - L'aumento del gasolio per
autotrazione, in un anno passato da 1,35 a 1,65 euro al litro
(+22,3%) ha portato il costo del pieno per un mezzo pesante di
oltre 11 tonnellate a salire di 150 euro. Alla luce del fatto
che un Tir percorre mediamente 100 mila chilometri all'anno e
consuma 3,5 litri circa al chilometro, rispetto a 12 mesi fa un
autotrasportatore ha subito un incremento di costo di quasi
8.
A seguito della ripresa degli spostamenti e dell'impennata
del prezzo alla pompa della benzina, del diesel e del Gpl, la
Cgia ha stimato che nel 2021 l'erario ha incassato un maggior
gettito di circa un miliardo di euro, applicando sulla base
imponibile dei carburanti l'Iva al 22%. "Se poi teniamo conto
che questa base imponibile contiene anche le accise - sottolinea
l'associazione - questo è un tipico esempio di doppia
tassazione, ovvero di una 'tassa sulle tasse'". Per questo
motivo gli artigiani mestrini chiedono al Governo di restituire
agli italiani, in particolar modo agli autotrasportatori e a chi
utilizza quotidianamente un autoveicolo per ragioni
professionali (tassisti, autonoleggiatori, agenti di commercio),
questo "tesoretto" da un miliardo, aumentando, ad esempio, il
credito di imposta sui carburanti che ai trasportatori viene
riconosciuto trimestralmente.
Il 'peso' delle accise sul prezzo alla pompa dei carburanti -
sottolinea l'ufficio studi - è impressionante: sulla benzina
verde incide per il 41%, sul gasolio per il 37,5% e sul Gpl per
il 18%. In Italia il 70% circa delle merci viaggia su gomma, e
l'89% del traffico merci su strada è ad appannaggio del
trasporto nazionale. (ANSA).
Benzina: Cgia, da rincari +8.600 euro di costi per ogni Tir
Con ripresa spostamenti e impennata prezzi 1 mld in più al Fisco