Veneto

Biennale Arte, Fritsch e Vicuna Leoni d'Oro alla carriera

Cerimonia consegna il 23 aprile in aperta 59/a Esposizione

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 08 MAR - Sono stati attribuiti all'artista tedesca Katharina Fritsch e alla cilena Cecilia Vicuna i Leoni d'Oro alla carriera della 59/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia "Il latte dei sogni".
    La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale presieduto da Roberto Cicutto, su proposta della Curatrice dell'Esposizione, Cecilia Alemani. La cerimonia di premiazione e inaugurazione della Biennale Arte 2022 si terrà sabato 23 aprile a Ca' Giustinian, che aprirà al pubblico nello stesso giorno.
    "La prima volta in cui ho visto un'opera di Katharina Fritsch di persona - commenta Alemani - è stato proprio alla Biennale di Venezia, nell'edizione del 1999, curata da Harald Szeemann, la prima che ho visitato. L'imponente opera che occupava il salone principale del Padiglione Centrale si intitolava 'Rattenkönig', il re dei topi, una scultura inquietante in cui un gruppo di topi giganteschi è disposto in cerchio, le code annodate, come in uno strano rituale magico. Da quel momento in poi, a ogni incontro con una scultura di Fritsch, ho provato lo stesso senso di stupore e di attrazione vertiginosa. Il contributo di Fritsch nel campo dell'arte contemporanea e, in particolare, in quello della scultura non ha paragoni". Cecilia Vicuña, prosegue la curatrice "è un'artista e poetessa, e ha dedicato anni a preservare le opere letterarie di molti scrittori e scrittrici dell'America Latina svolgendo un encomiabile lavoro di traduzione e redazione di antologie di poesie sudamericane che, senza il suo intervento, sarebbero andate perdute. E' anche un'attivista che da anni lotta per i diritti delle popolazioni indigene in America Latina e in Cile. Nel campo delle arti visive si è distinta per un'opera che spazia dalla pittura alla performance, fino alla realizzazione di assemblage complessi. Al centro del suo linguaggio artistico c'è una forte fascinazione per le tradizioni indigene e per le epistemologie non occidentali". (ANSA).
   

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