Ariana è una bambina di 2980 grammi nata prematuramente alle 12.57 di sabato, dopo un lungo viaggio affrontato nel grembo materno per fuggire dall'Ucraina e trovare rifugio nel Veneto Orientale.
Lo stress di una famiglia divisa, la guerra, il viaggio di oltre 1500 km, hanno probabilmente determinato il parto prematuro ma l'epilogo dell'evento improvviso è stato sicuramente a lieto fine: Ariana e mamma Anna stanno bene e con loro parte della famiglia è al sicuro. E' accaduto ieri pomeriggio all'ospedale di San Donà di Piave dove il personale dell'ostetricia e ginecologia ha accolto con particolare affetto la giovane ucraina sottoposta al taglio cesareo urgente subito dopo l'arrivo in ospedale.
"La neonata è stata assistita dalla neonatologia, non presenta problemi, ed anche la mamma sottoposta all'intervento chirurgico sta bene - spiega la pediatra Antonella Tonetto presente in quel momento - . Purtroppo la mamma non conosce l'italiano però ha continuato a dire 'grazie' ed era è felicissima. Sua nonna ci aiuta con la traduzione". La prima richiesta della puerpera è stata quella di annunciare la nascita al papà, in Ucraina. Il tutto con non poca difficoltà nell'agganciare la linea telefonica del paese in guerra: "Il viso dolcissimo di questa neonata - continua la dottoressa - il sorriso stanco ma felice della mamma, la voce lontana al telefono del papà, riuscito a proteggere la sua famiglia, rendono giustizia al dono della vita".
A portare in Italia la famiglia ucraina è stata nonna Halyna che da 19 anni lavora come badante a San Stino di Livenza: non appena le condizioni lo hanno permesso ha ingaggiato un autista per recarsi di persona al confine tra Ungheria e Ucraina e portare in salvo i familiari.
Alla neonata è stato donato un completino fatto a mano dall'Associazione Cuore di Maglia che da tempo collabora con la Patologia Neonatale dell'Ulss 4
Ucraina: giovedì la fuga, sabato scorso il parto in Italia
A S. Donà di Piave, la piccola Ariana è prematura ma sta bene