Veneto

Mappamondo di Fra' Mauro ora esplorabile on line

Progetto Museo Galileo per cartografia della Biblioteca Marciana

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 19 MAR - Il Mappamondo di Fra Mauro, uno dei più affascinanti prodotti cartografici del Quattrocento, conservato in originale nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e in copia al Museo Galileo di Firenze, da oggi sarà "esplorabile" on line, in italiano, inglese e cinese, e fruibile in open access.
    Il sito web del progetto (mostre. museogalileo.it/framauro), è stato realizzato dal Laboratorio Multimediale del Museo Galileo, che si è avvalso della più recente edizione del mappamondo, curata da Piero Falchetta. L'edizione digitale è stata curata da Filippo Camerota del Museo Galileo e da Angelo Cattaneo del Cnr, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana e la Nanyang Technological University di Singapore, nel progetto Fisr finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
    La presentazione oggi a Venezia, in occasione dell'apertura al pubblico di una nuova ala della Marciana di Venezia, i "Ridotti dei Procuratori" con il Mappamondo e altri cimeli cartografici.
    Grazie alla digitalizzazione l'utente potrà "navigare" il mappamondo e la sua ricca informazione testuale e grafica, visualizzando i circa tremila cartigli che descrivono i regni e le province, mari e fiumi, città e monumenti, strade e itinerari commerciali terrestri e marittimi. Alla bellezza dell'opera si contrappone un'oggettiva difficoltà di lettura per l'osservatore moderno, disorientato dalla rappresentazione capovolta del mondo e dalle quasi tremila iscrizioni in volgare veneziano che ricoprono in forma di "cartigli" l'intera rappresentazione geografica.
    Fra Mauro delinea l'immagine del mondo poco prima delle navigazioni dei Portoghesi e degli Spagnoli, integrando la Geografia di Tolomeo con i racconti di Marco Polo e Niccolò de' Conti. I luoghi di Marco Polo sono stati individuati e geolocalizzati sulla mappa di Google, in modo da poter ricostruire l'itinerario di viaggio, del padre e dello zio Polo, così come il viaggio di Niccolò de' Conti e le rotte dei Portoghesi. (ANSA).
   

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