(ANSA) - VENEZIA, 16 APR - "Un delirio". Definisce così il
comandante dei vigili di Venezia Marco Agostini il forte
afflusso turistico che si è riversato in laguna per il fine
settimana di Pasqua.
Sono peggio di San Tommaso, devono andare a vedere davvero se
non ci sono posti". E così il principale hub veneziano, piazzale
Roma, si intasa creando code che si spingono lungo tutto il
ponte della Libertà. Agostini fornisce anche i numeri sullo
spiegamento di agenti disseminato sul territorio comunale: "oggi
complessivamente ci sono 220 operatori in servizio"». Da ultimo,
un'analisi è offerta sul numero complessivo di persone presenti
in città: "Peggio di così è complicato, c'erano 80mila persone
che hanno dormito a Venezia, 40mila sono i pendolari. Chiaro -
aggiunge - che dipende anche dal meteo perché se diventa
perturbato tutti coloro che non possono andare in spiaggia si
riversano qui. Ma non è pensabile far miracoli". Anche il
trasporto pubblico è in forte difficoltà, l'Actv, partecipata
del Comune, non riesce a rispondere alle esigenze né di
visitatori né di residenti, al punto che dalle isole le attese
si prolungano anche per un'ora per cercare di salire su un
mezzo. Spazientiti i residenti che non riescono a rincasare e si
trovano imbottigliati in una morsa che è tornata ai livelli del
pre-covid. Ciò nonostante, Comune e azienda hanno più volte
confermato di voler mantenere i tagli delle corse imposti
nell'immediato dopo pandemia. (ANSA).
Pasqua: Venezia; comandante vigili, 'un delirio siamo al limite'
Città in tilt, affanno per trasporto pubblico, ira dei residenti