(ANSA) - VENEZIA, 20 APR - "Vorrei esprimere gratitudine dal
mio cuore, perché tutto quello che abbiamo fatto non si sarebbe
potuto realizzare senza l'aiuto della fondazione Biennale". Lo
ha detto oggi Pavlo Makov, artista del Padiglione Ucraina, in
occasione della presentazione dell'opera 'The Fountain of
Exhaustion', esposta al primo piano degli spazi dell'Arsenale.
L'installazione originale, incompleta, si trova a Kiev, quella
esposta a Venezia è stata realizzata grazie al contributo
economico della Biennale, ad eccezione degli imbuti, disposti a
piramide, che raccolgono e svuotano in un flusso continuo una
corrente d'acqua: "Quando è scoppiata la guerra - ha spiegato
Maria Lanko, una delle curatrici - ho deciso di caricarli in
auto e portarli via dall'Ucraina il prima possibile. Ero l'unica
senza legami familiari, e così sono partita nel mio lungo
viaggio verso Ovest, fatto di diverse tappe, nel quale ho
ricevuto diverse proposte di aiuto, che ci hanno poi permesso di
ricreare la stessa piattaforma che avevamo realizzato in
Ucraina". (ANSA).
Biennale: artista Ucraina, senza Fondazione non saremmo qui
Parte dell'opera portata in Italia da curatrice senza famiglia