(ANSA) - ROMA, 07 SET - E' difficile "scegliere i film, è
come quando si entra in una libreria e si vorrebbe leggere tutto
o si apre un giornale e si leggono i titoli o guardiamo i
cartelloni dei film sui muri. E' meglio quando i film ci
scelgono o si ha l'illusione che il film ci abbia scelto".
Un racconto (prodotto da Matango con Rai Cinema e
Luce-Cinecittà) che comprende anche una dimensione intima, con
le immagini famigliari, della moglie e la figlia Aura Ghezzi, da
neonata, bambina e adolescente, e poi da adulta, come voce di
alcuni testi, che suonano sempre più attuali di Franz Kafka.
"Le mie memorie non c'erano di molti di quei momenti - spiega
Aura Ghezzi in conferenza stampa, con il padre seduto in platea
che alla sua entrata in sala è stato accolto da lunghi applausi
-. E' stato un film che comportato anche una ricerca
nell'archivio. La prima cosa che abbiamo fatto con Alessandro e
il babbo è stato rivedere tutto il materiale su di me.
Alessandro aveva notato che c'ero dal giorno in cui sono nata,
ma io non l'avevo mai visto. Poi abbiamo fatto un lavoro su
Kafka; per il babbo era imprescindibile che ci fossero i suoi
testi e Alessandro ha chiesto a me di leggerli, perché dopo
avermi conosciuto, sapendo che faccio l'attrice, ha voluto che
partecipassi anche in un altro modo".
Il film è un viaggio, tra vita quotidiana e lavorativa, film,
passando per autori e attori come Abel Ferrara, Aleksandr
Sokurov, Bela Tarr, Straub&Huillet,, Koji Wakamatsu, Bernardo
Bertolucci, Michel Houellebecq, Michael Pitt, Eva Green, Louis
Garrel, Franco Battiato, Amir Naderi, David Lynch, John
Malkovich. (ANSA).
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