Veneto

Alle Gallerie dell'Accademia esposta la 'Madonna Trivulzio'

Dipinto di Giovanni Bellini dal Castello Sforzesco di Milano

A sinistra la Madonna col bambino benedicente e cherubini di Jacopo Bellini. A destra la Madonna con Bambino (Madonna Trivulzio), di Giovanni Bellini

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 28 OTT - Nell'ambito dello scambio di opere importanti con musei italiani e stranieri, alle Gallerie dell'Accademia di Venezia sarà "ospite d'onore" un dipinto giovanile di Giovanni Bellini, la Madonna col Bambino, nota anche come "Madonna Trivulzio", proveniente dalla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano.
    Il quadro in prestito sarà allestito accanto alla "Madonna col Bambino benedicente e cherubini" di Jacopo Bellini - parte della collezione permanente delle Gallerie - recentemente restaurata.
    Le due opere resteranno esposte a confronto dal 5 novembre prossimo al 12 marzo 2023, nella sala III del primo piano, con altri dipinti eseguiti dai Bellini, la più importante impresa familiare della Venezia quattrocentesca, in un arco di tempo compreso dagli anni quaranta agli anni sessanta.
    "Attraverso due capolavori assoluti - afferma il direttore Giulio Manieri Elia - si genera un intenso dialogo artistico tra grandi maestri. Le due Madonne con il Bambino a confronto esemplificano un passaggio cruciale nella Storia dell'Arte occidentale vissuto da un padre e un figlio, due generazioni, due tradizioni artistiche. Il padre ancora sostanzialmente legato alla sua formazione tardogotica e il figlio lanciato verso un Rinascimento emergente. Un'occasione imperdibile, dunque, anche per ritrovare la tavola di Jacopo in un tripudio di colore e oro, reintegrati con il restauro appena concluso.
    Con questa iniziativa le Gallerie dell'Accademia riprendono la loro collaborazione con i musei e istituzioni nazionali e internazionali, con l'obiettivo di intensificare legami e relazioni con tali realtà, ma anche proporre significativi confronti e dialoghi artistici - conclude - fra i capolavori appartenenti alle rispettive collezioni". (ANSA).
   

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