(ANSA) - VENEZIA, 17 DIC - La crisi dovuta all'aumento dei
costi dell'energia e l'inflazione in forte ascesa negli ultimi
mesi mettono in difficoltà i cittadini del Veneto che però non
rinunciano ai regali di Natale e a occasioni di convivialità,
pur stringendo la cinghia. Inoltre, i saldi invernali di fine
stagione rappresentano una buona occasione per due persone su
tre per fare acquisti, optando soprattutto per beni di prima
necessità e utili, in primis abbigliamento e calzature.
Questi i risultati del sondaggio promosso da Confcommercio
Veneto e Unioncamere Veneto che ha coinvolto un campione di 600
persone equamente distribuite per età, sesso e territorio.
Andare al ristorante e acquistare regali da mettere sotto
l'albero rimangono le attività preferite dai veneti, a ogni età.
Si continua a uscire, dunque, ma con più attenzione al
portafoglio: il 65% del campione dichiara che non supererà i 100
euro per un pranzo o una cena al ristorante, esattamente come
chi trascorrerà una o più serate al cinema/teatro (79%); non è
intenzionato a spendere più di 100 euro nemmeno chi farà
acquisti straordinari per la casa (68%) o chi comprerà qualcosa
per sé stesso (56%).
Sono soprattutto i giovani sopra i 26 anni a scegliere i
ristoranti (26,3%) mentre la percentuale degli acquisti rivolti
ai regali di Natale sale (18,3%) nella fascia d'età 41-60 anni.
Un intervistato su due è però disposto a versare tra i 100 e i
500 euro per i regali di Natale, segno di una tradizione molto
radicata tra i veneti che così festeggiano la ricorrenza. Le
spese restano sostanzialmente uguali a quelle del 2021. La metà
degli intervistati prevede che viaggerà nelle prossime settimane
passando in media fuori casa tre/quattro notti e spendendo non
più di 500 euro. Il 68,1% del campione, due persone su tre,
prevede di spostarsi fuori regione mentre uno su tre andrà
all'estero. Per quanto riguarda i pernottamenti, c'è assoluta
parità percentuale fra chi sceglierà di dormire in hotel e chi
andrà in seconde case oppure da amici e familiari (40%).
La maggior parte del campione preso in esame (42,3%) dichiara
che nel periodo natalizio sosterrà i negozi di vicinato;
seguono, a poca distanza, le grandi strutture di vendita (40,4%
degli intervistati) e i centri commerciali (14%). Solo il 13,3%
comprerà online, segno che cittadini e famiglie sono più attenti
non solo alla qualità dei prodotti, ma anche all'importanza del
commercio locale. Tra gli articoli preferiti dai veneti in
questi giorni prenatalizi spiccano occhiali, orologi e gioielli
(69,8%) seguiti a poca distanza da elettrodomestici, telefonia e
hi-tech. (ANSA).
Natale: Unioncamere-Confcommercio, tiene in Veneto
Grazie ai negozi di vicinato,grandi aspettative su saldi gennaio