Vi sarebbe un problema legato ad una successione ereditaria nella tragedia che ha visto questa mattina, a Oderzo, in provincia di Treviso, un uomo di 53 anni ferire con un coltello una professionista di 50, avvocato, all'interno dello studio di lei, per poi togliersi la vita, impiccandosi, nella sua abitazione di Mansuè. La donna, Meri Zorz, è ora ricoverata all'ospedale opitergino con una prognosi di guarigione di 30 giorni.
Il cliente, Giuseppe Silvestrini, infermiere, pare avesse chiesto un appuntamento per chiarire alcuni aspetti legati ad una successione ereditaria legata alla scomparsa del padre, un paio di mesi fa. Un patrimonio sostanzialmente in beni immobiliari, da spartire con due fratelli rappresentati da un amministratore di sostegno a causa di una situazione di fragilità della famiglia, e che abitano in un rustico nel quale si erano trasferiti meno di due anni fa dopo l'incendio della loro casa. È lo stesso immobile in cui, poco dopo l'aggressione e l'allontanamento del responsabile, i carabinieri si sono recati, trovando al piano superiore il corpo del ricercato ormai privo di vita. Silvestrini, celibe, risulta del tutto incensurato e, a detta di alcuni conoscenti, non sembra avesse mai dato segnali di instabilità. La stessa Zorz, tuttavia, dopo l'accaduto e prima di venire a conoscenza dell'epilogo della vicenda, avrebbe commentato il fatto con parole più di compassione che di avversità nei suoi confronti, e questo per la conoscenza dello stato di difficoltà personale dell'uomo. La donna è nota nella cittadina trevigiana, oltre che per la sua attività professionale, anche per il suo impegno in politica. Per due legislature, fino a una decina di anni fa, Zorz ha infatti ricoperto la carica di assessore comunale con delega a istruzione, cultura e turismo
Accoltella avvocata e si suicida nel Trevigiano
Dopo una lite su una causa, la donna non è grave