Veneto

Curatrice, la Biennale Architettura cambia direzione

'Non ricostruiamo ma adattiamo l'eredità di Alemani'

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 18 MAG - La 18/A Biennale di Architettura di Venezia cambia direzione e lo fa con due importanti novità rispetto alle precedenti edizioni. È stata la curatrice, Lesley Lokko, a evidenziarle stamane, nel corso della conferenza di apertura al Teatro Piccolo Arsenale.
    "Non ricostruiamo una nuova mostra - ha detto -, ma adattiamo quello che abbiamo ereditato da Cecilia Alemani, perché la cornice che ci ha lasciato è eccellente. Allo stesso tempo abbiamo chiesto ai partecipanti di toccare il meno possibile le Corderie e il Padiglione Centrale: sebbene non sia privo di carbonio, l'uso di schermi, film, proiezioni e disegni dà un tono diverso".
    Lokko ha quindi posto l'accento sull'importanza della forza dinamica della cultura e dell'architettura: "È quello che emerge dal lavoro di molti dei partecipanti di quest'anno: loro tornano indietro nella storia, per trovare nuovi modi diversi di vedere e costruire, nuovi atteggiamenti contro lo spreco e a favore del riutilizzo".
    Sul fronte della partecipazione di architetti e dei loro team alla Biennale, molti provenienti dall'Africa, la curatrice ha sottolineato come sia stato difficile scegliere decidere chi invitare, e per questo "ho ritenuto fondamentale che ci fossero anche artisti dei quali conoscessi personalmente il lavoro". Al netto di una decisione "necessaria", il fatto che "ci sia stata una scelta, ci fa capire quanto siamo avanti rispetto a diversi anni fa, quando la lista dei partecipanti sarebbe stata molto più corta".
    Il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, nel suo discorso introduttivo, si è concentrato sulla figura di Lokko: "l'ho incontrata quando era membro della giuria alla Biennale curata da Sarkis - ha sottolineato -. Abbiamo sentito anche altre personalità per il ruolo di curatore, ma dopo il primo incontro, è stato piantato un seme che ha poi germogliato. È una persona tenace e forte, che fa dell'architettura uno dei campi di ricerca per lo sviluppo dell'umanità. Lesley mi ha detto è importante trasmettere valori e conoscenza. E la Biennale - ha concluso - vuole essere proprio un laboratorio dove si può trovare la verifica alle conoscenze acquisite nel corso dell'anno". (ANSA).
   

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