(ANSA) - TREVISO, 01 GIU - Sta facendo parlare di sé grazie a
una canzone che celebra l'inclusione. E' il Coro Anton di
Treviso, un gruppo di persone accomunate dalla volontà di
accogliere e comprendere le sfide delle persone con disabilità.
Il loro ultimo video, in cui il coro si esibisce mimando la
parola 'accessibilità' nel linguaggio dei segni italiano è
diventato virale, diffondendosi rapidamente sui social media.
La storia del Coro Anton inizia con l'appello di Carlo Mussi,
padre di Anton, un bambino (ora ventenne) adottato dalla Russia
affetto dalla distrofia muscolare di Duchenne. Carlo, un
chitarrista autodidatta, insieme ad un insegnante che ha
condiviso le prove della vita, ha deciso di formare il Coro
Anton, avvicinando persone che hanno sentito nel profondo il
desiderio di accogliere e condividere le esperienze del
prossimo.
L'impegno del Coro Anton si è tradotto, per raccogliere fondi
per la ricerca, nella creazione di un album intitolato 'Come
dentro l'infinito', interamente devoluto all'associazione Parent
Project Aps che sostiene la ricerca scientifica per trovare una
cura alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Al suo
interno si trova la canzone che sta attirando l'attenzione, il
'Ballo dell'accessibilità' che riflette il desiderio di
sensibilizzare e superare le barriere invisibili che spesso si
frappongono tra le persone con disabilità e la società.
"Anton è in carrozzina dall'età di 13 anni - commenta Carlo
Mussi che è anche presidente del coro -.Come accade per questa
malattia, avendo perso progressivamente la forza muscolare, ora
dovrà sottoporsi a un lungo e rischioso intervento alla schiena.
È un ragazzo solare, il sole della nostra famiglia, colui che ci
spinge ad andare avanti". (ANSA).
Un coro 'accessibile' canta a Treviso la disabilità
Video virale nel linguaggio dei segni sulla storia di Anton