(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Ha raccontato la vita, il lavoro, le
abitudini delle classi popolari, dei contadini e degli operai,
il mondo a cui lei stessa apparteneva. A guidarla la grinta da
pasionaria che non ammetteva limiti nè barriere.
''Il fuoco delle passioni'', curata a Palazzo Roverella da
Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e
Piero Colussi, con più di 200 immagini oltre a filmati e
documenti è la più ampia monografica proposta in Italia sull'
artista. Un racconto del suo percorso umano e professionale che
ruota intorno alla sola mostra da lei personalmente realizzata a
Città del Messico, nel 1929. Una quarantina delle opere esposte
facevano parte dei sessanta scatti di quella esposizione,
definita la ''prima mostra fotografica rivoluzionaria in
Messico''.
Nata in una famiglia operaia socialista, Assunta Adelaide Luigia
Modotti a 16 anni raggiunse a San Francisco il padre e cominciò
a calcare il palcoscenico. A 21 dopo il matrimonio con il
pittore Roubaix de l' Abrie Richey si trasferì a Los Angeles
entrando nel mondo del cinema. Fu il grande maestro Edward
Weston, di cui fu modella e assistente e si innamorò, ad
avvicinarla alla fotografia. Frequentatrice dell' ambiente
culturale di Città del Messico, conobbe lo scrittore John Dos
Passos, l'attrice Dolores Del Rio, il pittore Diego Rivera - di
cui fotografò i murales - e divenne amica molto intima di Frida
Kalho. Militante comunista determinata, divenne la ''fotografa
ufficiale'' del movimento muralista messicano. Visse a Mosca e
in Spagna e nel 1939 tornò in Messico. Morì la sera del 5
gennaio del '42 mentre - è la versione ufficiale - tornava in
taxi da una cena con amici. (ANSA).
Vita, arte e politica, a Rovigo gli scatti di Tina Modotti
Dal 22 settembre grande mostra sulla pasionaria della fotografia