Veneto

Venezia, sette film americani per il Leone

È il Paese più rappresentato seguito dall' Italia con sei

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Altro che festival paneuropeo come era stato annunciato alla vigilia, Venezia quest'anno mostra la bandiera a stelle e strisce in ben sette film sui ventitré in concorso e l'America è così il Paese più rappresentato, seguito solo dall'Italia con sei film. Ecco i magnifici sette di questa 80/a edizione: Origin di Ava DuVernay; The Killer di David Fincher; Priscilla di Sofia Coppola; Maestro di Bradley Cooper; Ferrari di Michael Mann; Povere Creature! di Yorgos Lanthimos e, infine, Memory di Michael Franco. Tanti i temi: dal razzismo al delitto, da Elvis Presley a Leonard Bernstein, dal mito della Ferrari all'inquieta Bella Baxter di Yorgos Lanthimos.
    Origin di Ava DuVernay, prima regista afroamericana a partecipare al concorso di Venezia, parla di razzismo negli States e delle origini dell'ingiustizia nei confronti degli afroamericani. Come indica didascalicamente il titolo The Killer di David Fincher racconta di un assassino professionista (Michael Fassbender), un uomo dal carattere solitario, freddo e minuzioso. Ma a un certo punto qualcosa in lui si spezza e la sua freddezza sembra venir meno. C'è poi l'attesissimo Priscilla di Sofia Coppola, adattamento del libro autobiografico Elvis and Me di Priscilla Beaulieu Presley pubblicato nel 1985.
    Ancora musica, ma di tutt'altro genere, nel film Maestro di e con Bradley Cooper, biopic di Leonard Bernstein, compositore statunitense e direttore d'orchestra figlio di ebrei polacchi emigrati in America e vero enfant prodige della musica.
    Polemiche per la protesi al naso che Cooper avrebbe utilizzato per ricalcare meglio lo stereotipo dell'ebreo. Il mito del padre del Cavallino rosso è al centro invece di Ferrari, film diretto da Michael Mann, e ambientato nell'estate del 1957. In Povere Creature! del sulfureo Yorgos Lanthimos c'è invece la storia di Bella Baxter (Emma Stone), donna moderna con una sessualità molto spigliata per il suo tempo. Infine Memory di Michel Franco, con la storia di una coppia innamorata, che prova a costruire una relazione mentre si ritrova ad affrontare traumi e demenza. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it