(ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - L'unicità della cifra artistica,
all'insegna della forza del gesto e dell'impegno emozionale
anche in chiave politica e sociale, attraverso la pluralità
delle tecniche del complesso mondo dell'opera grafica che
accompagna con continuità il percorso di Emilio Vedova dagli
inizi degli anni Sessanta fino alla morte nel 2006. È carica di
emozioni e scoperte la mostra "Emilio Vedova.
Il percorso espositivo prende avvio al Magazzino del Sale dai
primi lavori incisori in bianco e nero degli anni Sessanta,
sempre segnati da ampi gesti pittorici e scritti. Una sorta di
risposta, di emotiva contrapposizione nel segno di una nuova
sperimentazione artistica, all'avvento della pop art, con il
Leone d'oro della Biennale a Rauschenberg nel 1964. Seguono poi
altri lavori fino agli inizi del nuovo millennio, non nel quadro
di una strada cronologica o tematica, ma piuttosto attraverso
esempi, in gran parte inediti, delle diverse tecniche toccate
dall'artista, come le litoplurime e le seriplurime degli anni
Settanta a tre dimensioni. Tutte opere, a ben vedere, che
esprimono la sua "urgenza comunicativa", il suo essere
uomo-artista protagonista del suo tempo. Oltre a lavori disposti
su tavoli, ci sono quelli in movimento grazie alla Machina
Robotica ideata da Renzo Piano. Sarà l'occasione per il
visitatore di entrare quasi a contatto con i vari cicli che si
alterneranno attorno nella sala secondo una precisa scadenza
temporale.
Lo stesso carattere immersivo segnerà la visita dello Spazio
Vedova dove accanto a a opere alle pareti ci saranno immagini e
video che mostrano l'artista al lavoro. Attraverso anche filmati
d'epoca sarà come entrare nello studio di Vedova e prendere
parte idealmente alle sue alchimie sulle lastre. L'ambientazione
video è stata curata da Tomaso Pessina. (ANSA).
Emilio Vedova, la grafica come passione e impegno
Retrospettiva a Venezia, sperimentazione e tecniche incisorie