Questa volta non è un annuncio: i turisti che vorranno arrivare a Venezia senza sorprese dovranno pagare un 'biglietto' dalla primavera 2024. E registrarsi su una apposita piattaforma on line che varrà come prenotazone del viaggio, anche se si tratta di una giornata 'mordi e fuggi'. Ne saranno esentati, naturalmente, gli ospiti che pernotteranno negli alberghi della città - registrati a monte, e con tassa di soggiorno pagata in hotel - . La norma era stata prevista dalla legge di bilancio del 2019, che aveva autorizzato il Comune a introdurlo.
L'idea del contributo d'accesso era nato sulla scorta delle "tasse di sbarco" applicate in alcune isole minori italiane. La fase sperimentale potrebbe partire da aprile-maggio del 2024, e avrà per obiettivo i 'ponti' primaverili e i weekend estivi, una trentina di giorni caldi per il solito, prevedibile ssalto dei vacanzieri. Saranno ovviamente esclusi, con i veneziani, anche le categorie - lavoratori, studemti, professionisti che lavrano a Venezia - che quotidianamente devono attraversare il Ponte della Libertà. Esclusi dal pagamento, ma non dalla prenotazione sul portale, anche tutti i residenti in Veneto che non abitino nel capoluogo lagunare. La prenotazione, assicurano da Ca' Farsetti, sarà tutta digitale e semplice. Nelle prossime settimane il Comune presenterà il portale in cui prenotare e, per le categorie previste, pagare. Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Chi verrà trovato sprovvisto di Qr code potrà andare incontro a multe salate, dai 50 euro in su.
Lo scopo, in sostanza, è di porre un deterrente agli afflussi indiscriminati di turisti che si mettono in moto a Ferragosto e a Capodanno pur sapendo di trovare una Venezia già intasata di gente. Il via libera definitivo alla delibera di Giunta che ha fissato il regolamento - già pronto lo scorso anno, ma richiamato nelle commissioni per aggiustamenti - è arrivato stasera in Consiglio municipale con 24 voti a favore, 12 contrari, zero astenuti. Una seduta accesa, durata oltre 5 ore, in cui ci sono state contestazioni ed espressioni di dissenso, sia da parte dei cittadini, con alcuni comitati che hanno criticato aspramente il sindaco, che da parte dei partiti di minoranza. Il ticket, almeno nella prima fase, secondo i conti del Comune, non dovrebbe portare utili alle casse del Municipio. Anzi, gli introiti potrebbe essere inferiori alle spese. Uno dei punti contestati dai contrari al ticket, e che il provvedimento non fissa alcun numero limite di accesso alla città sulla laguna. Si vedrà nei prossimi giorni se questa mossa convincerà i vertici dell'Unesco, riuniti a Riad, a non mettere ai voti lo 'scivolamento' di Venezia nella lista dei siti mondali a rischio.
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