Veneto

L'Unesco salva Venezia, non è nella black list

Decisione presa a Riad. Sangiuliano: il lavoro continua

Redazione Ansa

Pericolo scampato per Venezia: l'Unesco ha deciso oggi di non inserire la fragile città lagunare nella 'black list' dei siti Patrimonio dell'umanità a rischio. La decisione, presa oggi durante la 45/a sessione del World Heritage Committee, a Riad, in Arabia Saudita, fa esultare l'amministrazione comunale veneziana e il governo, anche se il ministro Sangiuliano ha subito precisato che per la sua tutela "il lavoro continua". I delegati hanno preso la decisione all'unanimità, secondo quanto ha riferito il Comune. All'ordine del giorno vi era l'esame della 'raccomandazione' pubblicata dagli esperti dell'organizzazione internazionale, che avevano suggerito di inserire Venezia nel novero dei siti a rischio, giudicando "insufficienti" le misure messe in campo per lottare contro il deteriorarsi della situazione ambientale ed economica. Numerose sono state le mobilitazioni a sostegno di una decisione del genere, non ultima una petizione online con 4.500 firme.

Da giorni, nella capitale araba, era presente una delegazione guidata dal direttore generale del Comune, Morris Ceron, assieme al vicesindaco Andrea Tomaello e all'assessore all'ambiente Massimiliano De Martin, con l'Ambasciatore italiano. In extremis, come 'asso nella manica', è stata comunicata l'approvazione, avvenuta l'altro ieri, del regolamento definitivo per il contributo d'accesso, quel "ticket" in sperimentazione dalla prossima primavera per gestire e limitare l'afflusso non programmato di visitatori giornalieri. Per il sindaco Luigi Brugnaro "è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la salvaguardia di Venezia, e che la proposta di inserimento in danger list era molto politica e poco tecnica". Il ministro Gennaro Sangiuliano sottolinea che quella degli esperti Unesco sarebbe stata "un'indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi", e che negli ultimi mesi "il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città".

Tra gli argomenti portati all'attenzione del Comitato Unesco, Sangiuliano cita "i rilevanti progressi conseguiti negli ultimi anni per la salvaguardia del sito dalla minaccia dei cambiamenti climatici e dalle sfide poste dal turismo di massa", come il sistema Mose e le barriere alla Basilica di San Marco. "L'organo dell'Unesco - puntualizza il ministro - ha rilevato che il sito deve affrontare importanti sfide legate alla complessità del suo ecosistema. Ha per questo chiesto all'Italia di proseguire con determinazione nell'azione di tutela del sito e l'ha incoraggiata a invitare l'Unesco e i suoi organi tecnici a svolgere una missione conoscitiva a Venezia, che potrà essere utile per avere un quadro aggiornato dello stato di conservazione del sito e della strategia messa in atto dal Governo nazionale e locale per garantirne la migliore salvaguardia".

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