(ANSA) - VENEZIA, 18 SET - Nel 2022, in Veneto, i soggetti
affetti da demenza che si sono rivolti ai servizi sanitari e
sociali sono 65.746, un dato peraltro ritenuto sottostimato
dagli esperti.
Questo quadro di estrema sintesi ha fatto da sfondo al simposio
"Il Change Management del disturbo neurocognitivo, nuovi
orizzonti nella prevenzione" nel corso del quale esperti e
operatori del sistema sanitario veneto si sono confrontati sullo
stato dell'arte di questa malattia, e sulle prospettive di
prevenzione e cura, di fronte all'assessore regionale veneto
alla Sanità Manuela Lanzarin, in occasione della settimana
internazionale dell'Alzheimer.
"Il Disturbo Neurocognitivo rappresenta una priorità di
Sanità Pubblica a livello mondiale, come è una priorità nella
nostra agenda regionale - ha sottolineato Lanzarin che ha aperto
i lavori del convegno - negli ultimi anni Piano d'azione globale
sulla risposta sanitaria pubblica alla demenza (2017-2025) ha
sottolineato la necessità di implementare piani nazionali e
regionali che contemplino strategie preventive specifiche. Nel
corso degli anni, in Veneto, abbiamo creato una vasta ed
efficiente rete di assistenza e cura per i malati di Alzheimer e
dei disturbi neurocognitivi - ha aggiunto - ma ora rivolgiamo lo
sguardo anche alla prevenzione, grazie alla quale è possibile
arrivare a una diagnosi precoce, rallentare il corso della
malattia, definire migliori percorsi di presa in carico".
(ANSA).
Alzheimer, in Veneto stimati 65.746 casi, 68% sono donne
Lanzarin a convegno sul disturbo neurocognitivo