Veneto

Nuovo incidente a Mestre, stop ai bus elettrici

Il mezzo è della stessa società di quello della tragedia del cavalcavia

Redazione Ansa

La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo sull'incidente stradale che ha visto, ieri sera, un bus della società 'La Linea' uscire di strada e finire contro un pilastro di un palazzo a Mestre. Le indagini, così come per il mezzo gemello precipitato da un cavalcavia il 3 ottobre, sono affidate alla Polizia locale. All'ANSA viene riferito che l'Amministrazione comunale ha avviato un'inchiesta amministrativa sui mezzi elettrici da oggi fermi. I bus coprono delle tratte viarie date in gestione, dallo stesso Comune, alla società privata proprietaria dei mezzi. I rilievi fatti nella notte hanno permesso di accertare che non ci sono problemi di staticità per il palazzo. Il pilastro centrato dal bus è stato solo scalfito facendo cadere alcune grandi piastre di marmo del rivestimento. La viabilità è regolare.

"Ieri sera è avvenuto un secondo incidente che ha coinvolto un mezzo de 'La Linea', un bus elettrico. Essendo dello stesso tipo di quello coinvolto nell'incidente del cavalcavia del 3 ottobre scorso, si è ritenuto di far sospendere il servizio di tutti gli autobus elettrici di questa azienda per effettuare un adeguato accertamento". Lo afferma il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in seguito all'incidente che si è verificato ieri sera in via Carducci a Mestre e che ha coinvolto un mezzo elettrico dell'azienda 'La Linea'. "Il mio pensiero va, intanto, ai feriti, tra i quali, per fortuna nessuno risulta in gravi condizioni - dice Brugnaro -. Saranno le autorità competenti a capire il motivo di questo incidente, che non ha avuto conseguenze gravi per le persone". Sullo stop ai bus elettrici Brugnaro sottolinea "Una scelta prudenziale che abbiamo deciso di adottare e che ci sembra assolutamente doverosa".

I pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie del Veneto, dopo l'incidente del pullman nel quale sono morte 21 persone, sono scesi a 9; 5 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 2 nei reparti di chirurgia, 1 chirurgia plastica, 1 in neurochirurgia. Si tratta di 8 adulti (6 donne, 2 uomini), una bambina. Cinque sono ucraini, 2 tedeschi e 2 spagnoli.

In attese delle verifiche tecniche sui bus elettrici della società 'La Linea' dopo i due incidenti con un mezzo precipitato da un cavalcavia il 3 ottobre ed uno finito fuori strada contro un pilastro ieri, in servizio entrano mezzi tradizionali. Lo stop agli elettrici de 'La Linea' è stato deciso dal Comune di Venezia. 'La Linea' copriva una serie di tratte per conto del Comune ma con essa, a flotta ferma, subentreranno mezzi tradizionali, affidateli in comodato d'uso, con gli autisti che saranno comunque della società privata. Oggi i servizi saranno così assicurati per un totale, è un giorno festivo, di solo 10 turni. Il fabbisogno, a regime, è di 20 autobus e una parte sarà data dal Comune, altri da Avm-Actv e dalla setessa a La Linea che ne ha una minima parte con motore diesel.

Un terribile remake dell'incidente di una settimana fa a Mestre costato la vita a 21 persone, è avvenuto questa sera nella città della terraferma veneziana: un'autobus, della stessa società del bus precipitato il 3 ottobre, 'La Linea', è uscito di carreggiata, senza controllo, andando a sbattere contro il pilastro di un'abitazione, in Via Carducci. Solo per miracolo non vi sono vittime.

 

Video Incidente per un bus di linea a Mestre, 15 feriti: gli attimi subito dopo lo schianto

 

Ma i 14 passeggeri che erano a bordo, più il conducente, sono rimasti feriti. Nessuno è in condizioni serie. Le autoambulanze, ha riferito il prefetto di Venezia, Michele di Bari, li hanno portati negli ospedali di Mestre, Mirano e Dolo, ovvero tre dei nosocomi in cui era stati ricoverati - e in parte ancora si trovano - i feriti dello schianto del cavalcavia. della Vempa. Causa dell'incidente, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata la perdita di controllo del mezzo da parte dell'autista. L'uomo, si apprende, avrebbe dichiarato ai soccorritori di essere stato colto da un malore improvviso. L'autobus, anche questo un mezzo elettrico, mente affrontava una semicurva, ha invaso la corsia opposta di marcia, schiantandosi infine sul pilastro di un condominio. La maggior parte dei passeggeri ha riportato piccole contusioni, molti presentano anche uno stato di choc.

Per conto del Comune di Venezia, la corriera copriva la tratta urbana servita in passato dal bus numero 13 del servizio pubblico Actv.. Avm, la società capogruppo del trasporto pubblico a Venezia, ha annunciato che da domani, domenica 15 ottobre, sospenderà cautelativamente il servizio di tutti i bus de 'La Linea', sostituendoli con propri mezzi. Il nuovo incidente, a dieci giorni dalla sciagura del cavalcavia, ha impressionato gli abitanti di Mestre.

Sui social si sono subito rincorsi i messaggi che davano notizia dello schianto in via Carducci, molti increduli del fatto che potesse trattarsi ancora di un mezzo elettrico della società già coinvolta nel tragico sinistro del sovrappasso della Vempa. Nelle strade del centro sono risuonate un'altra volta, di notte, le sirene delle ambulanze e dei mezzi di soccorso. Tutto questo mentre si attende ancora che l'inchiesta sui 21 morti del cavalcavia, con tre indagati - compreso l'ad de 'La LInea' - indichi le probabili cause della tragedia: da un malore del conducente, ad un guasto meccanico del bus, fino alla mancata tenuta del vecchio guardrail.

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