(ANSA) - VENEZIA, 26 OTT - La procura della Repubblica di
Treviso ha concluso il terzo filone d'indagine sul crac di
Veneto Banca, per il reato di bancarotta fraudolenta, inviando
l'avviso a 12 indagati tra cui l'ex amministratore delegato e
direttore generale, Vincenzo Consoli.
Le accuse riguardano un ammanco di circa 320 milioni di euro,
legati a una ventina di finanziamenti che sarebbero stati
concessi senza le necessarie garanzie a grosse imprese del
Nordest. Oltre a Consoli è indagato l'ex presidente ed ex
parlamentare Flavio Trinca, con dirigenti, funzionari e
consulenti, ma nessun altro componente del cda perché, secondo
il pm Massimo De Bortoli, non sarebbero emersi elementi che
fossero tutti pienamente a conoscenza delle operazioni
approvate, che Consoli avrebbe eseguito personalmente o sulle
quali dava indicazioni ai funzionari, secondo una gestione del
tutto personalistica della banca.
Tra i beneficiari dei mutui vi sarebbe anche la società da
cui Consoli avrebbe poi acquistato la villa di Vicenza in cui
risiede. L'ex ad è stato già condannato a 3 anni per ostacolo
alla vigilanza nei confronti di Banca d'Italia e Consob, mentre
il processo in cui è imputato per truffa si prospetta la
prescrizione. (ANSA).
Veneto Banca: concluse indagini sulla bancarotta fraudolenta
Ex ad Consoli e altri 11 indagati per finanziamenti 'facili'