(ANSA) - VENEZIA, 16 NOV - L'approvazione di una legge a
livello regionale sul fine vita "potrebbe esporsi a rilievi di
non conformità al quadro costituzionale di riparto delle
competenze legislative tra Stato e Regioni". Lo afferma
l'Avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli,
nel parere richiesto dal Consiglio regionale del Veneto sulla
proposta di legge popolare promossa dall'associazione Luca
Coscioni.
Un simile parere era stato richiesto anche dal Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia. "Alla luce del parere
espresso dalla Avvocatura di Stato - commenta il presidente
dell'assemblea veneta, Roberto Ciambetti - ritengo necessario
una valutazione approfondita da parte del nostro Ufficio
legislativo".
Sulla proposta di legge, che in veneto ha raccolto 9.000
firme, è stato avviato l'iter procedurale, con i lavori della V
Commissione e una serie di audizioni; oggi è stato sentito
Stefano Gheller, il malato vicentino di Sla che ha ottenuto
dall'Ulss competente il diritto a usufruire della procedura di
suicidio assistito.
Sulla scorta del parere, ora il Consiglio regionale chiederà
una valutazione tecnica al proprio ufficio legale, per decidere
l'eventuale prosecuzione dell'iter. "Bisogna garantire a tutti,
a iniziare ai proponenti e ai sottoscrittori della proposta di
legge - conclude Ciambetti - la massima trasparenza, coerenza e
regolarità del processo legislativo su un tema che ha una
straordinaria valenza etica e morale e che deve essere
affrontato nella massima serenità, senza forzature, pressioni o
di intento polemico". (ANSA).
Avvocatura Stato, possibile conflitto leggi regionali fine vita
Parere era stato richiesto da Consigli Veneto e Fvg