Veneto

In Veneto le donne continuano ad avere ostacoli sul lavoro

Report Regione, meno dirigenti e minori stipendi

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 11 GEN - Anche in Veneto le donne continuano a incontrare più ostacoli nei percorsi lavorativi, e la quota di donne dirigenti è nettamente inferiore a quella degli uomini, così come minore è anche la presenza femminile nell'imprenditoria. Il dato emerge dal rapporto biennale sull'occupazione maschile e femminile in regione, presentato oggi a Venezia dall'assessore al Lavoro e alle Pari Opportunità Elena Donazzan.
    Il report è predisposto dalla consigliera regionale di Parità, Francesca Torelli, con il Sistema statistico regionale, sulla situazione del personale nelle aziende con oltre 50 dipendenti, in tutto 3.272 imprese, tre volte quelle della rilevazione precedente.
    Su oltre 631mila occupati alla fine del 2021, il 44,9% sono donne. I settori più rappresentati nell'indagine sono quelli dell'industria con il 52,9% del totale aziende, poi il commercio (10,8%), istruzione (19,5%), sanità e servizi sociali (8,3% e 11,6% degli occupati).
    L'occupazione femminile è aumentata in modo più significativo di quella maschile in tutte le categorie professionali, ma con la progressiva diffusione di modalità ibride di lavoro, a discapito di quella standard a tempo pieno e indeterminato.
    Emerge inoltre la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro, onere ancora sulle spalle delle donne: in Veneto la donna svolge il 76% del lavoro familiare se nella coppia è occupato solo l'uomo; se entrambi i partner lavorano, lo squilibrio diminuisce ma non di molto, dato che la donna continua a farsi carico del 68% delle incombenze familiari. Il ricorso al part time resta una prerogativa femminile: nel 2022 il 34,8% delle donne lavora metà tempo, contro il 6,1% degli uomini.
    Le differenze di genere si riflettono anche sul reddito: sebbene livelli di istruzione più alti riducano il divario occupazionale di genere, nel 2019 l'uomo guadagna 150 euro al mese in più della donna, ovvero l'11% in più in media di stipendio; un dirigente uomo guadagna 400 euro in più rispetto a una donna in simile posizione, un quadro oltre 470 euro in più e un impiegato 200 euro. (ANSA).
   

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