Veneto

Medico non visita le donne, il sindaco lo minaccia: 'O cambia o muro l'ambulatorio'

Il primo cittadino: 'Non parla con le donne, i cittadini non lo vogliono'

Redazione Ansa

 "Nel mio paese quel medico non lo vogliamo, piuttosto rimaniamo senza e continueremo a rivolgerci a professionisti di altri comuni limitrofi, dove i miei cittadini sono costretti a spostarsi". A parlare all'ANSA è Claudio Sartori, sindaco di Valdastico, piccolo comune di 1.120 abitanti dell'Alto Vicentino, alle pendici dell'Altopiano di Asiago, dove il ritorno dal primo marzo del dottor Jamal Basal, annunciato nei giorni scorsi dall'Ulss, non è assolutamente gradito.
    Al punto che il primo cittadino ha già fatto cambiare le serrature dell'ambulatorio, bloccare le finestre e ora minaccia di far murare l'ingresso. "Proprio in queste ore - precisa - è partita in paese una raccolta di firme che, grazie all'aiuto di assessori e consiglieri, ma anche di normali cittadini che si sono resi disponibili, proseguirà a 'tambur battente' nei prossimi giorni: l'intenzione è di consegnare all'Ulss almeno 500 firme; se togliamo i minorenni significa che aderirà un'amplissima maggioranza. Le consegnerò io a mano ai vertici dell'Ulss".
    Il medico ha già lavorato a Valdastico dal 2019 al 31 dicembre del 2022, e fu la stessa Ulss a non rinnovargli il contratto dopo una serie di proteste, lettere e situazioni poco chiare dal punto di vista sanitario. "Il problema maggiore l'abbiamo registrato all'interno della casa di riposo del Comune - prosegue Sartori - dove è emerso che il dottor Basal non voleva rapportarsi con il personale femminile, un grosso problema perché la direttrice e la coordinatrice sono donne, come 45 dei 50 dipendenti. A quel punto siamo stati obbligati a rimuoverlo e inserire nella struttura per anziani un altro professionista".
    Intanto in Comune, al sindaco in persona e alla stessa Ulss sono arrivate con il passare del tempo lamentele di ogni tipo, anche di tipo sanitario: "Quando è arrivato il dottor Basal in paese gli sono stati assegnati quasi 1.200 pazienti, quando è andato via gliene erano rimasti solo 400; gli altri, pur con sacrifici legati agli spostamenti, avevano scelto medici di centri confinanti. In paese si è creato anche un comitato spontaneo, coordinato da una cittadina che aveva voluto dare un ulteriore segnale forte. Spero che la situazione si risolva; è un bene per tutti che questo avvenga. Si sta creando un polverone enorme, questa mattina in Municipio sono arrivate due troupe televisive, ne sta parlando tutta Italia. Chiediamo semplicemente che il dottor Basal venga destinato ad un altro comune", conclude.
   

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