(ANSA) - ROVIGO, 22 FEB - Nel centro di Rovigo il
rinascimentale palazzo Roverella custodisce come uno scrigno dal
23 febbraio e fino al 30 giugno il cuore della Parigi di fine
Ottocento, straordinario concentrato di innovazione e
distruzione, passaggio epocale per la storia dell'arte e non
solo. "Viene indicata come Belle Epoque solo per contrappasso
dopo la prima guerra mondiale, in realtà epoca di stravolgimenti
sociali", spiega Francesco Parisi.
Ora la multiforme creatività di questo artista, scomparso ad
appena 37 anni, segnato da una grave malattia genetica, travolto
dall'alcolismo e dalle passioni, rivive in una grande mostra che
non solo ne racconta i vari aspetti, ma li immerge nella realtà
a cui si ispiravano in assoluta originalità superando il limite
che lo vede consegnato alla storia come semplice, seppur geniale
e assolutamente mitizzato, creatore di affissioni. Nelle oltre
200 opere raccolte a palazzo Roverella in un approfondimento
unico, non c'è solo lui, ci sono i grandi artisti suoi amici e
quelli che lo hanno ispirato.
La mostra è curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco
Parisi e Fanny Girard - che dirige il museo dedicato all'artista
ad Albi - con la collaborazione di Nicholas Zmelty. Molto
importante è la sezione inedita dedicata al movimento artistico
francese Les Arts Incohérents, che presenta opere assolutamente
inedite perché si pensavano smarrite e sono state ritrovate nel
2018 nella cantina di un discendente degli artisti e qui vengono
per la prima volta esposte. (ANSA).
Toulouse-Lautrec oltre il mito, la sua Parigi a Rovigo
200 opere a Palazzo Roverella fino al 30 giugno